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Norme di sostegno ai giornalisti, istruzioni per l'uso

Mercoledì 25 Marzo 2020

Con il recente provvedimento “Cura Italia” (decreto legge 17 marzo 2020, n. 18) il Governo, per fronteggiare le ripercussioni sul piano economico della situazione di emergenza determinata dalla diffusione del’infezione da Covid-19, ha adottato una serie di iniziative volte a rafforzare l’organizzazione del sistema sanitario e a fornire sostegno al tessuto imprenditoriale, lavorativo e produttivo del Paese.

Tra le principali misure introdotte che estendono la loro sfera di efficacia anche in ambito giornalistico spiccano, in particolare, le disposizioni in materia di lavoro dipendente, che ampliano la possibilità di fruire di giorni di congedo parentale (fino a 15 giorni con retribuzione al 50%), incrementano le tutele per le situazioni di invalidità (legge 104) e sospendono, con una moratoria di 60 giorni (a decorrere dal 17 marzo 2020), le procedure per il licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

Deludenti, al contrario, le misure di sostegno previste per il lavoro autonomo.

La disciplina introdotta, infatti prevede incentivi economici (600 euro una tantum) per i soli iscritti alle gestioni INPS, mentre rinvia ad un successivo decreto ministeriale l’eventuale adozione di incentivi economici per il resto dei lavoratori autonomi (inclusi quelli iscritti agli enti e casse previdenziali dei professionisti) costituendo a tal fine un fondo dotato di uno stanziamento di 300 milioni. Sul tema si registra, quindi, una significativa criticità legata all’indeterminatezza della norma e all’assenza di indicazioni relative ai tempi di eventuale adozione delle misure di sostegno.

A tal proposito, tra l’altro, non è stata accolta la richiesta – formulata dall’associazione che rappresenta le casse privatizzate – di adozione, nell’ambito della propria autonomia, di provvedimenti contenenti agevolazioni economiche che potessero produrre effetti immediati senza dover necessariamente attendere i tempi di approvazione ministeriale.

Pertanto, al momento, i giornalisti che svolgono l’attività in forma autonoma possono beneficiare unicamente della facoltà di sospendere i versamenti contributivi (e tributari) in scadenza nel periodo dall’8 marzo al 31 marzo 2020 (relativi – per quanto concerne la contribuzione dovuta alla Gestione separata dell’Inpgi – ad eventuali rateizzi in corso).

Tuttavia, nonostante le difficoltà procedurali previste dalle norme vigenti, l’Inpgi convocherà a breve il neo istituito Comitato amministratore per studiare provvedimenti utili a riconoscere ai giornalisti autonomi iscritti alla Gestione separata un supporto economico per il superamento della situazione di difficoltà causata dalla emergenza sanitaria in atto.

Qualche giorno fa la  ministro del Lavoro Nunzia ha annunciato l'impegno del governo ad estendere l'aiuto a tutte le partite Iva, dunque ache ai professionisti. Le Casse devono fornire al ministero il dettaglio del numero di iscritti distinti per fasce di reddito, perché la somma, che è esentasse, sarà erogata solo al di sotto di un certo guadagno ancora da definire. "Un primo passo importante - ha commentato il presidente dell' Adepp, l' Associazione delle casse di previdenza , Alberto Oliveti - perché elimina una discriminazione che non ha nessuna logica e giustificazione".

 

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