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CASAGIT

Mercoledì 28 Maggio 2014

La Casagit (Cassa autonoma di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti italiani) è un’Associazione privata senza fini di lucro, costituita nel novembre 1974 per volontà della Fnsi, il Sindacato unitario dei giornalisti, cinque anni prima dell’entrata in vigore del Servizio sanitario nazionale. Fino ad allora era stato l’Inpgi a provvedere alla gestione dell’assistenza sanitaria dei giornalisti con contratto di lavoro subordinato. In vista del cambiamento - e nel dubbio che tutto potesse rivelarsi non del tutto positivo come veniva descritto - la categoria dei giornalisti, tramite la Federazione nazionale della stampa, decise di costituire la Casagit. 
Fu presto chiaro che prevedendo un contributo fisso per ogni iscritto non sarebbero stati coperti i costi in modo sufficiente. La grande intuizione, che ha permesso alla Casagit di crescere e di fronteggiare i pesanti oneri derivanti dalla sua funzione integrativa, è contenuta nel principio solidaristico che gli allora dirigenti del Sindacato nazionale vollero applicare, e che è riassunto nella seguente affermazione: “Tutti i soci con rapporto di lavoro subordinato siamo iscritti obbligatoriamente e contribuiscano con un uguale prelievo percentuale applicato sulla loro retribuzione, in modo che chi ha di più, aiuti a fornire lo stesso livello di assistenza sanitaria a chi ha meno”. 
Tale principio fu applicato dal 1° agosto 1982. Oggi il prelievo individuale è del 3,50 per cento sullo stipendio di ogni giornalista con contratto di lavoro Fnsi-Fieg e continua a consentire di affrontare i rilevanti costi che l’assistenza sanitaria integrativa ai soci ed ai loro familiari comporta. La contribuzione è calcolata sia sulla retribuzione relativa al rapporto principale di lavoro giornalistico, sia ai rapporti di collaborazione nonché all’eventuale trattamento ridotto di pensione Inpgi o di qualsiasi altra pensione di cui l’associato sia titolare. Infine, i soci contrattualizzati (iscritti obbligatoriamente alla Casagit) al momento del pensionamento Inpgi devono, per restare iscritti, manifestare tale decisione rilasciando delega alla trattenuta percentuale sulla loro rendita previdenziale: esenzione fino a 11.000 euro annui; prelievo del 2,20 % in caso di rendite pensionistiche fino a 22.000 euro annui, 3,50 per cento per rendite superiori.
Per i soci non contrattualizzati che entro un anno dall’iscrizione all’Ordine decidano di aderire alla Casagit, è prevista una contribuzione parametrata alla spesa media per assistito, ed articolata in tre fasce, basate sul reddito del socio.  

Gli Organi sociali della Casagit sono:

(1) L’Assemblea generale dei soci, composta da 80 delegati eletti nelle Circoscrizioni regionali). 
(2) Il Consiglio di amministrazione,  composto da 11 eletti dall’Assemblea generale, più il Presidente della Fnsi. 
(3) Il Presidente della Casagit, eletto dal Cda. 
(4) Due Vice Presidenti, eletti dal Cda: uno con funzioni vicarie, mentre il secondo assume la presidenza della Commissione permanente, Organismo deputato a valutare le eventuali richieste di integrazione straordinaria alle liquidazioni delle pratiche di rimborso. 
(5) Il Collegio dei Sindaci, composto da tre iscritti alla Casagit, eletti dall’Assemblea generale. 
Attualmente Presidente della Casagit è il collega Daniele Cerrato, giornalista della Rai. Entro il prossimo luglio si terranno, come ogni quattro anni, le votazioni per eleggere le nuove cariche: Presidente, Cda e Assemblea generale. 

 

Ma qual è la situazione della Casagit e come si presenta il suo futuro? 

In poco meno di due anni e mezzo la situazione della nostra Cassa integrativa sanitaria è mutata radicalmente: in meglio. Tutti ricordiamo le pesanti preoccupazioni che erano emerse nel bilancio consuntivo 2008, chiuso con un deficit di 3,9 milioni, cui si erano aggiunti inattesi passivi (13,6 milioni) sopraggiunti dagli anni precedenti, frutto di una gestione con qualche errore di valutazione . Ma fortunatamente la coordinata attività dell’attuale Presidente, del Consiglio d’amministrazione e del Direttore generale ha consentito di raggiungere ben più che un ritorno alla normalità, ratificato da avanzi di tutto rispetto, tanto che nel 2011 il bilancio consuntivo ha registrato un attivo di 7,506 milioni e la previsione per il 2012 si attesta su 4,300 milioni di euro. Di conseguenza, anche grazie a questi buoni risultati, la Casagit di recente ha potuto mantenere l’impegno assunto a suo tempo con gli iscritti, rivedendo ed aggiornando il tariffario per le cure odontoiatriche, molte voci del quale erano ormai da tempo in discreta sofferenza.
Ma la situazione attuale dell’economia e di conseguenza anche della categoria giornalistica, impone di non limitarsi a considerare soltanto le esigenze e le attese della parte garantita della nostra professione e richiede che si dia una possibilità di iscrizione volontaria a costi contenuti anche ai disoccupati, ai precari e a quanti non godono dell’applicazione del contratto nazionale stipulato dalla Fnsi, da cui discende l’obbligo (e la fortuna) di far parte della Casagit. 

Recentemente quindi è nato un progetto (presentato alla recente Assemblea generale del 1° dicembre scorso) denominato “Nuova Casagit 2” che si propone di offrire tre nuovi profili di assistenza sanitaria, a costi differenziati, a tutti i giornalisti professionisti e pubblicisti che operano (o per scelta o perché costretti) come collaboratori autonomi, o che sono inquadrati con contratti differenti dall’accordo nazionale stipulato tra Fnsi e Fieg. Fra questi ultimi rientrano coloro che lavorano nella pubblica amministrazione, nella stampa periodica minore, nelle emittenti radiotelevisive cui non è applicato il contratto Aer-Anti- Corallo. La possibilità di aderire alla “Nuova Casagit 2” riguarda anche tutti quei giornalisti già iscritti alla Casagit principale, i quali siano in trattamento di cassa integrazione o di disoccupazione. Questi colleghi oggi godono di una copertura piena, a zero contributi, per un periodo di due anni. Al termine dei 24 mesi costoro disporranno di un anno di tempo per decidere se essere in grado di mantenere l’iscrizione alla Casagit principale, o se accedere alla Nuova Casagit 2. 
Il progetto prevede tre profili che si differenzieranno per costi e prestazioni. La quota annua prevista per il “profilo A” (quello più economico) è stata fissata in 300 euro annui per il giornalista titolare tra i 21 e i 31 anni, fino a crescere – sempre in base all’età, ad un massimo attualmente previsto in 420 euro annui per un giornalista di 61 anni e oltre. Per i due casi di età appena illustrati il costo sale, rispettivamente, a 528 e 732 euro annui nel “profilo B” e a 1.500 euro annui (valido a qualunque età) nel profilo C. Quest’ultimo rappresenta la soluzione più impegnativa, ma anche più completa, di assistenza sanitaria. In tutti i casi fin qui illustrati si prevede ovviamente la possibilità per il titolare di iscrivere i familiari a costi differenziati per età, sempre facendo riferimento, per l’ammontare, alla quota annua prevista per il titolare stesso. 
Tra le prestazioni previste, è il caso di sottolineare una caratteristica “innovativa” che distingue i due profili A e B (quelli meno costosi) e che riguarda, in caso di ricovero ospedaliero, la corresponsione di una diaria giornaliera di 70 euro, fino ad un massino di 30 giorni, con esclusione delle prime due giornate.
Questa proposta, innovativa per la nostra Cassa, deriva dai pareri espressi dalla stragrande maggioranza di colleghi a basso reddito consultati nella preparazione della prima versione del progetto: i quali hanno dimostrato che in caso di ricovero ospedaliero sarebbero esclusivamente interessati alla compensazione, almeno parziale, della mancanza di reddito derivante dalla loro forzata inattività. Del tutto diversi, ovviamente, i tetti previsti per ricovero ospedaliero riferiti al profilo C, dove i rimborsi, in relazione al grado di gravità, sarebbero più omogenei a quelli in atto per la Casagit principale. 
Gli studi conclusi sul progetto della Nuova Casagit 2, sottolineano che il complesso delle proposte sarà senza dubbio più conveniente rispetto alle coperture assicurative disponibili sul mercato. Lo dimostra anche una comparazione fra costi e sintesi delle offerte, in cui spicca, per tutti gli aderenti ai tre profili, la prevista disponibilità di una “Card salute della Casagit” la quale consentirebbe ai titolari e ai loro familiari di accedere a condizioni economiche particolarmente vantaggiose a tutte le strutture sanitarie oggi convenzionate con la nostra Cassa, (ad esempio parcelle scontate per visite specialistiche o per analisi) nonché superando i tempi spesso pesanti imposti dal Servizio sanitario pubblico. Il progetto complessivo riguardante la nuova Casagit 2 prevede che le iscrizioni, aperte lo scorso settembre, si concludano alla fine dell’anno in corso. 
Da segnalare infine un nuovo strumento di cui la Casagit si è recentemente dotata, e che arricchisce le garanzie sanitarie offerte agli iscritti. Si tratta di un “Servizio di assistenza in emergenza, gestito dalla società Axa Assistance, la quale all’occorrenza fornirà ad ogni socio Casagit le seguenti possibilità: consulto telefonico con un medico, possibilità di reperimento e invio a domicilio di un sanitario, invio di personale infermieristico, trasporto con un’autoambulanza. Si è detto del forte ricupero impresso ai bilanci della nostra Cassa sanitaria integrativa. La difficile situazione economica in cui versa purtroppo il Paese, riguarda però pesantemente, e non solo da oggi, anche il settore dell’editoria, e continua perciò ad influire negativamente sull’esito dei bilanci attuariali cui è demandata l’indicazione del livello di sostenibilità negli anni futuri. 
A tal riguardo è stato confortante verificare di aver “allontanato le nubi” che tre anni fa si erano addensate sulla Casagit , ma i bilanci attuariali ci avvertono che questa tranquillità non durerà a lungo se continuerà a sussistere la crisi occupazionale che affligge anche la nostra categoria, e che quindi entro il 2019, continuando la situazione economica attuale, il deficit tornerebbe a ripresentarsi: obbligando quindi la nostra Cassa ad iniziare ad utilizzare la pur considerevole riserva. E’ indispensabile quindi provvedere per tempo, e studiare senza inutili attese le soluzioni possibili. A tal riguardo un’occasione da approfondire è data dall’interesse manifestato per il nostro sistema di assistenza sanitaria integrativa da varie Casse previdenziali professionali aderenti all’Adepp, attualmente presieduta dal collega Andrea Camporese, Presidente dell’Inpgi. 
Il progetto della nuova Casagit 2 può esser quindi il punto di partenza dal quale elaborare altre differenti proposte, preparate attraverso concreti confronti con quelle categorie che dovessero confermare l’interesse già a suo tempo espresso per la nostra Cassa sanitaria, e può rappresentare quindi anche un’occasione per reperire risorse economiche in grado di alimentare negli anni il nostro sistema assistenziale e di welfare complessivo. 
L’immediato futuro potrà dire con maggiore chiarezza se questo progetto potrà crescere. E’ indispensabile comunque esser consapevoli che una soluzione va preparata per tempo, senza inutili rinvii. Ben coscienti comunque che, se gli approfondimenti saranno giudicati positivamente, la decisione finale spetterà alla categoria degli iscritti, attraverso il parere ed il voto delle Consulte, del Cda e dell’Assemblea generale.

 

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