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Relazione 2015 Consiglio di disciplina

Mercoledì 01 Aprile 2015

Relazione del presidente Maria Fiorenza Coppari
Assemblea annuale del 27 marzo 2015 

Il CDT, insediatosi il 30 aprile 2013, è composto da 3 Collegi. Il Presidente Coppari è il componente più anziano per iscrizione e il segretario, Dorotea Rosso, il più giovane.
Il Collegio 1 è presieduto dalla stessa Coppari e composto da Luca Colombo (segretario) e Valeria Zanetti; il 2 da Franco Bosello (presidente), Dorotea Rosso (segretario), Raffaele Rosa; il 3 da Silvio Testa (presidente), Ugo Dinello (segretario) e Caterina Colucci.

Coppari ha ringraziato i componenti dei tre Collegi per l’impegno e il lavoro svolto. Un impegno affrontato con l’obiettivo di svolgere un compito al servizio della qualità dell’informazione e della professionalità dei colleghi.


Dal 30 aprile 2013 al 27 febbraio del 2015 è stata verificata la responsabilità dei giornalisti coinvolti in 245 procedimenti. Gli esposti inviati al CDT dal Consiglio dell’Ordine nel 2014 sono stati 54 e 26 nel 2015.

Dal 1° gennaio 2014 al 27 febbraio 2015 gli esposti pervenuti sono stati 66. Di questi, 12 sono in fase di assegnazione, 34 conclusi, 20 pendenti.

Sono stati affrontati anche numerosi provvedimenti relativi alle situazioni di morosità: 174 aperture di procedimento, 139 radiazioni,127 rientri di procedimenti, 1 revoca della delibera.

I provvedimenti adottati sono stati complessivamente: 11 non doversi procedere, 4 prese d’atto, 23 archiviazioni, 11 avvertimenti, 2 censure, 1 sospensione di 6 mesi, 1 sospensione cautelare dell’iscritto, 1 sospensione per pregiudiziale penale. 16 fascicoli sono stati inviati ad altro Ordine per competenza.
Le violazioni più ricorrenti sono state la mancata rettifica (16), il mancato rispetto della privacy dei minori (12), altri tipi di violazione della privacy (6), mancate rettifiche (5), commistione fra informazione e pubblicità (1) e conflitti d’interesse (5).

«È nostro dovere considerare con attenzione le indicazioni dell’Ordine che monitora la professione, verifica la fondatezza degli esposti e ci chiede di esaminare con la massima considerazione violazioni di particolare pericolo per la qualità dell’informazione – ha sottolineato la presidente Coppari -. Abbiamo verificato un atteggiamento di generale rispetto da parte dei colleghi attinti, anche quando, comprensibilmente, l’azione disciplinare “infastidisce”. Probabilmente viene compresa la nostra volontà di cercare le prove dei fatti, non della colpevolezza e di non lasciarci influenzare dall’autorevolezza dell’esponente. Vogliamo segnalare l’evidente grande difficoltà in cui operano i colleghi, in situazioni lavorative spesso non solo precarie, ma talvolta ricattatorie. Basti pensare ai compensi dei collaboratori e al fenomeno delle querele temerarie per diffamazione con relativa richiesta di risarcimento che di fatto imbavagliano l’informazione. Il banco di prova del web è particolarmente difficile da affrontare per quanto riguarda il rispetto delle norme deontologiche, considerata la competizione costante con il mare magnum della comunicazione che non riconosce alcun limite alla spettacolarizzazione e alla violazione della privacy della persona.


Le riunioni dei Collegi sono state 30 e 3 quelle del Consiglio plenario. Frequenti i contatti fra i presidenti dei Collegi. Il CDT in seduta plenaria affronta la discussione di prassi operative e di tipologie di violazioni che necessitano di un orientamento condiviso. Fra i temi discussi vi sono stati articoli e servizi che riferiscono notizie di suicidio, doveri di colleganza, commistione fra informazione e pubblicità, estensione dell’indagine disciplinare alla filiera redazionale».

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