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DIRITTO DI CRONACA E PRIVACY AI TEMPI DELLA RETE, SEMINARIO (BELLUNO)

Lunedì 10 Marzo 2014

DIRITTO DI CRONACA E PRIVACY AI TEMPI DELLA RETE, SEMINARIO A BELLUNO IL 14 MAGGIO 2013

 

VENEZIA, 14 maggio 2013 - L'elegante Sala affreschi di Palazzo Piloni a Belluno ha ospitato martedì 14 maggio l'interessante seminario di aggiornamento professionale promosso dall'Ordine dei giornalisti del Veneto con la Scuola di giornalismo Dino Buzzati, presenti il presidente Gianluca Amadori, il direttore della scuola Orazio Carubba, Ilario Tancon presidente di Assostampa Belluno e Michela Canova, fresca di nomina a vicepresidente dell'Odg veneto. Ad aprire le relazioni il dottor Francesco Saverio Pavone, procuratore capo di Belluno, il quale nell'affrontare il tema dei possibili reati del giornalista ha dapprima illustrato le principali fonti normative che regolano la libertà di stampa e di libera manifestazione del pensiero in Italia e nel mondo, a partire da quelle contenute nella Costituzione Italiana e nella Carta universale dei diritti dell'uomo e che racchiudono i principi base del bagaglio professionale di ogni valido giornalista, definito quale mediatore intellettuale fra i fatti che accadono e i cittadini che si informano, scevro da qualsiasi forma di potere o di potentati. Fra i requisiti essenziali della notizia, ha ricordato il procuratore, ci devono essere l'utilità e la rilevanza sociale, deve essere veritiera e l'esposizione dei fatti deve essere civile, leale, corretta e fatta in buona fede. Solo così si instaura la fiducia fra i lettori e la stampa. Nell'illustrare il reato di diffamazione a mezzo stampa e attraverso Internet ha rilevato come, per vari motivi, il ricorso alla querela sia sempre più frequente e diffuso.


Argomento sul quale è tornato anche il consigliere nazionale dell'Ordine Alberto Vitucci per il quale la querela può rivelarsi strumento di pressione sul giornalista per limitarne il diritto di cronaca. Vitucci ha poi sottolineato l'importante ruolo delle Carte professionali nella tutela dei soggetti più deboli, bambini, malati, migranti ma anche di tutti quei giornalisti, giovani, collaboratori esterni, che per vari motivi non godono delle adeguate tutele nello svolgimento della loro professione.


L'avvocato Giorgio Battaglini, consulente dell'Ordine dei giornalisti, ha affrontato il tema del diritto all'informazione rispetto al diritto alla privacy, rapporto che si fa più complesso alla luce della diffusione di notizie nell'epoca di Internet, ribadendo la necessità anche in questo caso di verificare sempre l'esattezza, la completezza e la pertinenza di dati, informazioni e immagini presi da Internet e dai Social network. Problematici sul web divengono anche il ricorso alla rettifica e il rispetto del diritto all'oblio, all'esigenza legittima di vedere aggiornata, cancellata, dimenticata una notizia quando ha perso del tutto l'interesse alla sua conoscenza.

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