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A Priante il Premio Bellinetti per il giornalismo d'inchiesta

Venerdì 17 Maggio 2019

Andrea Priante, inviato del Corriere del Veneto, è il vincitore della prima edizione del Premio “Michelangelo Bellinetti”, intitolato al giornalista veronese, già presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, scomparso nel 2016. L'assegnazione del riconoscimento,  consistente in un bonus di mille euro, donato da Maria Teresa e Maria Caterina Bellinetti, è avvenuta il 16 maggio 2019, nel corso del seminario di formazione dal titolo “Giornalismo d’inchiesta: istruzioni per l’uso”, svoltosi a Verona, nella Sala Maffeiana dell’Accademia Filarmonica.

Il Premio Bellinetti è stato promosso dall’Ordine dei giornalisti del Veneto, in collaborazione con la famiglia Bellinetti, con l'obiettivo di valorizzare il giornalismo d’inchiesta. La giuria, presieduta da Gianluca Amadori, ha preso in esame una cinquantina di servizi pubblicati su testate giornalistiche e realizzati da colleghi iscritti all’Albo veneto.

Priante è stato premiato per l’inchiesta “La fabbrica delle bugie”, pubblicata sul
Corriere del Veneto il 22 giugno 2018.
Questa la motivazione: “Inchiesta condotta con acume investigativo e coinvolgimento
personale del cronista che scava nei fatti e li verifica sul campo, facendosi assumere in un
call center e svelando i meccanismi di un raggiro ai danni di donne inconsapevoli,
raggiunte telefonicamente con un falso sondaggio. Le modalità della truffa al centro
dell’inchiesta sono documentate e presentate con chiarezza, buon ritmo narrativo e
scrittura elegante”.

Una menzione speciale è stata riservata dalla giuria al lavoro svolto da alcuni colleghi del gruppo Gedi che hanno collaborato, nel corso del 2018, alla realizzazione di “Atlante criminale”, un dossier a puntate, coordinato da Paolo Cagnan, dedicato ad approfondimenti e analisi sulla criminalità organizzata nel Veneto, pubblicato su Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Corriere delle Alpi, con servizi realizzati da Gianni Belloni, Ugo Dinello, Enrico Ferro, Elena Livieri, Vera Mantengoli, Carlo Mion, Filippo Tosatto.
Motivazione: “Per aver contribuito, con i rispettivi servizi di approfondimento e analisi, a
fornire ai lettori un quadro organico sulla criminalità organizzata nella nostra regione,
offrendo uno spaccato su nuovi gruppi delinquenziali, dal traffico di droga al business dei
rifiuti. Le tematiche affrontate hanno trovato conferma in due inchieste giudiziarie
riguardanti riguardanti infiltrazioni di camorra e ‘ndrangheta nel tessuto economico e
sociale del territorio”


Al corso di formazione, accreditato anche dall’Ordine degli Avvocati di Verona. sono intervenuti in qualità di relatori Maria Fiorenza Coppari, presidente del Consiglio di disciplina, (l’inchiesta, una passione da temerari),Giovanni Ziccardi, professore di “Informatica Giuridica” presso l’Università di Milano (il giornalismo d’inchiesta tra cybersecurity, protezione delle fonti e Open Source Intelligence), Sabrina Peron, avvocato civilista in Milano (il giornalismo d’inchiesta nelle regole fissate dalla giurisprudenza), Giorgio Battaglini, avvocato cassazionista del foro di Venezia e presidente del Circolo Giuristi Telematici, moderatore della sessione.

Alla tavola rotonda, moderata dal presidente dell’Ordine Gianluca Amadori, hanno partecipato il vincitore del Premio Bellinetti assieme ai giornalisti Maurizio Battista, Maurizio Corte, Massimo Mamoli e Giuseppe Pietrobelli.

 

 

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