No alla chiusura del Comune di Padova ai giornalisti

Giovedì 30 Giugno 2016

Stampa

"No alla chiusura del Comune di Padova ai giornalisti". Il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori, si dichiara sconcertato e preoccupato di fronte alla decisione assunta dal Comune di Padova - comunicata dal direttore generale Lorenzo Traina - di 'blindare' il Municipio per limitare l'accesso alla stampa, da sempre libera di entrare nella casa dei cittadini per sapere e raccontare cosa accade. 

"E' incredibile apprendere che la principale preoccupazione del sindaco leghista Massimo Bitonci non sia quella di dedicarsi ad affrontare e risolvere i problemi della città, ma piuttosto di impedire che gli operatori dell'informazione possano fare il proprio lavoro in piena libertà e autonomia: lo invito a ripensarci, per garantire quella trasparenza di cui il suo partito, a parole, si è sempre fatto difensore - dichiara Amadori - Il sindaco viene scelto dai cittadini per amministrare la città ed è suo diritto regolare l'accesso a Palazzo Moroni, ma ha anche il dovere di trasparenza, ed è tenuto ad assicurare la libertà di cronaca e di critica. L'accesso ai giornalisti deve essere garantito sempre e non soltanto alle conferenze stampa, dove vengono diramate le notizie ufficiali. Essere disponibili dovrebbe essere una prerogativa di tutti i sindaci: non si capisce di cosa abbia paura il sindaco Bitonci!"  

L'iniziativa di chiusura del sindaco di Padova nei confronti della stampa segue le orme di quella intrapresa un anno fa dall'allora neo sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che cercò di limitare in modo analogo l'accesso dei giornalisti a Ca' Farsetti. Nel giro di pochi mesi, però, in laguna i divieti di accesso e stazionamento sono stati di fatto aboliti.