Cronista aggredito e offeso da un sindaco a Treviso: la condanna di Sindacato e Ordine

Lunedì 15 Maggio 2017

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L'Ordine dei giornalisti del Veneto esprime una ferma condanna dell'episodio di cui è rimasto vittima il giornalista de La Tribuna di Treviso, Adriano Agostini aggredito, durante il suo lavoro di cronista, dal Sindaco di Villorba, Marco Serena. Il giornalista stava riprendendo un'operazione di polizia dei vigili urbani quando il Sindaco, arrivato in bicicletta, è sceso e l'ha puntato immediatamente mirando al cellulare, prendendolo per un braccio e ripetendo più volte la parola “sciacalli”. Il tutto documentato dalle immagini presenti sul sito della Tribuna di Treviso.

Si tratta di un episodio – dichiara il Presidente dell'Ordine, Gianluca Amadori - è sintomo di una crescente intolleranza nei confronti del lavoro giornalistico, in una fase in cui c'è sempre meno spazio per un'informazione libera e indipendente. Incredibilmente un Sindaco si arroga il potere di censurare il lavoro svolto da un giornalista in un luogo pubblico, per impedire che i cittadini possano essere correttamente informati su come si svolgono le attività di polizia a repressione del commercio ambulante abusivo. L'Ordine dei giornalisti difenderà con determinazione il diritto - dovere dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro"

A sostegno di Agostini si è schierata anche l'Assemblea regionale del Sindacato giornalisti Veneto, associandosi al Comitato di redazione dei quotidiani Finegil nell'esprimere solidarietà al giornalista.
Solidarietà al collega aggredito anche dal Segretario generale e dal Presidente dell'Fnsi Raffaele Lorusso e Beppe Giulietti, che hanno partecipato ai lavori dell'Assemblea.

“L'aggressione al collega è un atto di inaudita gravità – hanno sottolineato – soprattutto perché è stato compiuto da un rappresentante delle istituzioni. E' auspicabile che le autorità competenti, a cominciare dal Prefetto, intervengano per garantire il corretto esercizio del diritto di cronaca nell'interesse esclusivo dei cittadini a essere correttamente informati”.

Ferma condanna di quanto accaduto anche da parte dell'Assostampa trevigiana, dalla Sezione Veneto dell'associazione Articolo 21.