Raccomandazione sui sondaggi: vanno sempre fornite indicazioni complete su campione e committenti

Giovedì 18 Maggio 2017

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Sui mezzi d'informazione viene data notizia, con sempre maggiore frequenza, dei risultati di non meglio precisati sondaggi, spesso senza indicare al lettore chi ne sia il committente, quali siano i criteri adottati per l'individuazione del campione, quante siano le persone interpellate.

In alcuni casi sono le stesse testate giornalistiche a chiamare impropriamente "sondaggio" una o più domande rivolte ai propri lettori, senza indicare quante persone abbiano risposto e senza precisare che tale consultazione non ha alcun valore statistico o scientifico, poiché non è stato accuratamente selezionato il campione dei partecipanti e le domande sono suggestive. E dunque non si può parlare di sondaggio. 

Tale fenomeno è in palese contrasto con l'articolo 10 del Testo unico di Deontologia del giornalista che in tema di "pubblicità e sondaggi" impone al giornalista di “impegnarsi a garantire la massima trasparenza e correttezza dell'informazione diffusa, al fine di consentire al lettore di farsi un'opinione completa di ciò che sta leggendo”.


In particolare la pubblicazione di sondaggi attraverso i media deve sempre contenere:

a. soggetto che ha realizzato il sondaggio e, se realizzato con altri, le collaborazioni di cui si è avvalso;
b. criteri seguiti per l'individuazione del campione;
c. metodo di raccolta delle informazioni e di elaborazione dei dati;
d. numero delle persone interpellate e universo di riferimento;
e. numero delle domande rivolte;
f. percentuale delle persone che hanno risposto a ciascuna domanda;
g. date in cui è stato realizzato il sondaggio.

L'Ordine dei giornalisti del Veneto richiama i colleghi, e in particolare coloro i quali hanno ruoli di vertice nelle testate giornalistiche - direttori, vicedirettori, caporedattori, vice caporedattori e caposervizio - a rispettare e a garantire il rispetto delle norme deontologiche in questione per assicurare un'informazione precisa e autorevole e il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati.
Una particolare attenzione deve essere prestata nei periodi di appuntamenti elettorali.

Nei casi ritenuti in violazione del Testo unico di Deontologia, gli atti saranno trasmessi al Consiglio territoriale di Disciplina.