Storia del giornalismo Veneto, serve il contributo di tutti

Giovedì 12 Aprile 2018

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Inviate all'Ordine fotografie e materiale su colleghi e testate da ricordare

Prosegue l'operazione della memoria promossa dall’Ordine dei giornalisti del Veneto, finalizzata a raccogliere materiale sulla storia del giornalismo della regione: fotografie, ritratti di colleghi, storie relative alle varie testate giornalistiche, pubblicazioni che hanno sviluppato e approfondito qualche aspetto dell'informazione veneta, ecc.

Tutti i colleghi che vogliano contribuire, possono inviare il materiale alla segreteria (Calle Pezzana, San Polo 2162, 30125 Venezia, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ), dove sarà selezionato ed elaborato per poi trovare spazio sul sito istituzionale dell’Ordine (www.ordinegiornalisti.veneto.it), dove già sono pubblicati una serie di interventi. L’operazione della memoria ha preso il via due anni fa con la pubblicazione del volume

La storia di tante storie. Giornali e giornalisti del Veneto, edito da Biblioteca dell'Immagine per conto dell’Ordine dei giornalisti del Veneto. Si tratta di un libro di 348 pagine (14 €, disponibile in libreria) che racconta la storia del giornalismo veneto dall’Unità d’Italia ai tempi d'oggi e traccia i profili di un centinaio di colleghi scomparsi che hanno lasciato il segno. Sul sito dell’Ordine troverà spazio una sorta di archivio permanente dei giornali e giornalisti del Veneto che, negli obiettivi dovrà essere arricchito dai contributi di tutti i colleghi e gli studiosi.

 

«Soltanto recuperando la propria storia, il proprio passato, è possibile costruire solide basi per il futuro - spiega il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori - La lezione del passato, la grande tradizione del giornalismo veneto, deve diventare per tutti un punto di partenza per superare le difficoltà in cui versa il mondo dell’editoria, per reagire alle degenerazioni dell’informazione spettacolo e scommettere sulla qualità del lavoro giornalistico».