I SILENZI DELLA QUESTURA, CRONACA NERA DIFFICILE A ROVIGO

Giovedì 20 Settembre 2018

Stampa

Rapporti problematici tra giornalisti e Questura a Rovigo. I colleghi impegnati a seguire la cronaca nera segnalano crescenti difficoltà non soltanto nell'ottenere informazioni dalle forze dell'ordine, ma anche semplici conferme di notizie già di pubblico dominio. E' la Questura a decidere quali notizie comunicare, come e quando farlo, ritenendo evidentemente che i giornalisti siano al suo servizio soltanto per metterla in buona luce in occasione di arresti o cerimonie.

Inutili le richieste di un colloquio: ad un collega che ha sollecitato un colloquio, il questore ha fatto rispondere che ritiene i rapporti con i mezzi d'informazione "più che soddisfacenti". Mentre ad una richiesta rivoltagli dall'Ordine dei giornalisti non ha mai risposto.

"Fatte salve le esigenze di segreto investigativo, vi è un preciso obbligo da parte delle forze dell'ordine di informare i cittadini, anche attraverso i media, di ciò che accade quando si tratta di eventi di interesse pubblico, tanto più quando tali eventi riguardano la sicurezza della collettività - rilevano il Presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Gianluca Amadori e la Segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto - L'auspicio è che la Questura di Rovigo ripensi ai rapporti con i mezzi d'informazione, assicurando ai cittadini il diritto ad essere correttamente informati"