Pec, sospensione dalla professione per chi non la comunica all'Ordine
Il 1° ottobre scorso è scaduto il termine entro il quale i colleghi sono obbligati a dotarsi di un domicilio digitale (un account di Posta elettronica certificata - Pec).
Nei prossimi giorni i colleghi inadempienti, che non hanno ancora ricevuto un avviso in tal senso, riceveranno formale diffida dall’Ordine a sanare la propria situazione entro 30 giorni dalla ricezione.
Decorso tale termine, chi non avrà ancora attivato una casella Pec, comunicandone il relativo indirizzo alla Segreteria dell'Ordine, sarà sospeso dalla professione fino a quando non darà seguito all'obbligo di legge.
A stabilire questa sanzione è l’articolo 37 lettera e) del Decreto legge 16 luglio 2020 n.76. L'obbligo di Pec per tutti gli iscritti ad un Albo professionale - e di conseguenza anche i giornalisti - è in vigore dal 2009: ciò nonostante sono ancora numerosi i colleghi che non si sono messi in regola.
La Pec consente di comunicare in maniera rapida e sicura e poiché equivale ad una raccomandata, consente all'Ordine (e dunque a tutti i giornalisti della regione) di risparmiare notevoli somme di spese postali, soldi che possono essere spesi per altri servizi alla categoria.
CONVENZIONE
CONVENZIONE
Si rammenta che è in vigore una convenzione stipulata dal Consiglio Nazionale con la società Namirial per dare la possibilità a tutti gli iscritti di dotarsi di una casella di posta elettronica certifica (PEC: il prezzo concordato è di € 4,50 per la durata di tre anni (1,50 per anno) oltre Iva.
Le caselle saranno attivate su dominio pecgiornalisti.it .
A questo link http://attivazione.
(Per assistenza contattare la Namirial al numero 07163494 e digitare il tasto 2 per opzione pec)
Le caselle saranno attivate su dominio pecgiornalisti.it .
A questo link http://attivazione.
(Per assistenza contattare la Namirial al numero 07163494 e digitare il tasto 2 per opzione pec)