Martedì 24 Novembre 2020
Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, nella seduta del 23 novembre, ha deliberato la sospensione dalla professione di 67 iscritti (8 professionisti e 56 pubblicisti, 3 elenco speciale) in quanto inadempienti all'obbligo, in vigore dal 2009, di dotarsi e comunicare il proprio indirizzo Pec - Posta elettronica certificata (domicilio digitale) in violazione a quanto previsto dal DL Semplificazione n. 76/2020 - convertito con modificazioni dalla Legge 11 settembre 2020, n. 120.
Tutti i colleghi erano stati sollecitati, lo scorso settembre, a dotarsi di Pec entro il termine di 30 giorni, ma invano.
Il Consiglio ha rinviato alla prossima seduta la decisione relativa alla posizione di ulteriori 40 iscritti per verificare l'avvenuta ricezione della comunicazione.
Nel frattempo, la diffida a dotarsi di Pec, e a comunicare il proprio indirizzo alla segreteria dell'Ordine, è stata inviata via raccomandata ad un migliaio di altri iscritti, che avranno tempo 30 giorni per mettersi in regola. Decorso tale termine, anche per loro scatterà la sospensione dalla professione.
L'obbligo di Pec vale per tutti gli iscritti, anche se pensionati, e l'Ordine non ha alcuna discrezionalità, come ribadito dal ministero della Giustizia e dal presidente dell'Ordine nazionale (
vedi nota allegata).
I giornalisti sospesi potranno essere riammessi nell'Albo dopo essersi dotati di indirizzo Pec e averlo comunicato all'Ordine.
La sospensione dall’Albo può comportare conseguenze pesanti in quanto non consente lo svolgimento di attività professionale e dunque può creare pregiudizi sul fronte lavorativo e previdenziale. Continuare a svolgere attività professionale se sospesi dall’Ordine configura abuso di professione.