Mercoledì 28 Maggio 2014
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
(artt. 83-91 Costituzione)
- Quale è la posizione che la nostra Costituzione assegna al Capo dello Stato?
Il Presidente della Repubblica è posto, nella nostra Costituzione, al di fuori dei tre poteri fondamentali dello Stato. Egli esercita, quindi, le sue attribuzioni non già come organo di questi poteri, ma come potere neutro, nel senso che non entra nel gioco politico, è posto al di sopra delle parti e non svolge alcune funzioni attive nella determinazione e nell'attuazione dell'indirizzo politico. Nell'esercizio delle sue funzioni, egli si pone come garante della Costituzione, nel senso che vigila sul funzionamento del meccanismo costituzionale ed interviene nel momento in cui le regole che lo disciplinano non vengono osservate, al fine di assicurare il rispetto, formale e sostanziale, della Costituzione ed il mantenimento di un corretto equilibrio fra gli organi cui spetta la direzione politica del paese.
- Da chi e in qual modo viene eletto il Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune, integrato da tre delegati per ogni regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato. L'elezione ha luogo per scrutinio segreto ed a maggioranza di due terzi dell'assemblea; solo quando al terzo scrutinio non sia raggiunta tale maggioranza è sufficiente per l'elezione la maggioranza assoluta.
Art. 83 Cost.
- Quanto dura il suo mandato?
Il Presidente della Repubblica dura in carica sette anni, i quali cominciano a decorrere dal giorno in cui egli presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza alla Costituzione innanzi al Parlamento in seduta comune, poichè è da quel momento che il Presidente entra nell'esercizio delle sue funzioni.
Art. 85 Cost.
- Come avviene la cessazione dall'ufficio del Presidente della Repubblica?
La cessazione dall'ufficio può avvenire:
a) per scadenza del settennio;
b) per impedimento permanente (nel caso egli sia impossibilitato ad esercitare le sue funzioni);
c) per morte o dimissioni;
d) per decadenza dalla carica (in seguito, ad esempio, alla perdita della cittadinanza o dei diritti civili e politici).
Art. 86, 2° comma. Cost.
5. Chi sostituisce il Presidente in caso di impedimento?
Qualora il Presidente sia permanentemente o temporaneamente impedito ad adempiere le sue funzioni, queste vengono esercitate dal Presidente del Senato (c.d. supplenza).
Art. 86 Cost.
6. In quale responsabilità può incorrere il Presidente?
Bisogna distinguere fra responsabilità politica e responsabilità giuridica (civile e penale). Sotto il primo profilo, il Presidente della Repubblica è politicamente irresponsabile in via istituzionale, giacchè la responsabilità politica degli atti presidenziali è assunta dai ministri proponenti, i quali controfirmando gli atti stessi, ne assumono la relativa responsabilità. Giuridicamente, il Presidente non è responsabile, sia penalmente che civilmente, per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento e attentato alla Costituzione. Come privato cittadino, egli è pienamente responsabile ma, in materia penale, soltanto alla scadenza dall'ufficio e sempre che non siano decorsi i termini di prescrizione.
7. Quando si realizzano i reati di alto tradimento e di attentato alla Costituzione?
Secondo l'opinione più accreditata, per alto tradimento si intende ogni comportamento doloso concretantesi in una violazione del giuramento di fedeltà alla Repubblica (per esempio, l'attentato all’integrità e all’indipendenza dello Stato); per attentato alla Costituzione si intende ogni comportamento, egualmente doloso, diretto a sovvertire le istituzioni costituzionali (ad esempio, un colpo di Stato) o a violare deliberataente la Costituzione.
8. Quali organi mettono in stato di accusa e giudicano il Presidente della Repubblica per i reati di alto tradimento e di attentato alla Costituzione?
Il Presidente è messo in stato di accusa da Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri, ed è sottoposto a giudizio della Corte Costituzionale, la quale, solo in tale ipotesi, viene integrata con l'aggiunta, accanto ai giudici ordinari, di altri sedici membri, i quali vengono tratti a sorte da un elenco di persone compilato mediante elezione - con le stesse modalità stabilite per l'elezione dei cinque giudici ordinari - ogni 9 anni, dal Parlamento in seduta comune, fra i cittadini aventi i requisiti per l'eleggibilità a senatore.
Artt.90, 2° comma, e 135, 7° comma, Cost.
9. Quali sono le attribuzioni del Presidente in relazione al potere legislativo ed alla relativa funzione?
Il Presidente della Repubblica:
a) indice le elezioni delle Camere e ne fissa la prima riunione (art. 87 Cost.) e può convocare ciascuna Camera in via straordinaria (art. 62 Cost.);
b) può inviare messaggi alle Camere (art. 87 Cost.);
c) autorizza con suo decreto la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa governativa (art. 87 Cost.);
d) può, prima di promulgare una legge, chiedere con messaggio motivato alle Camere una nuova deliberazione (art. 74 Cost.);
e) promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti (art. 87 Cost.);
f) può nominare cinque senatori a vita (art. 59 Cost.);
g) può sciogliere le Camere, sentiti i loro Presidenti, o una sola di esse, salvo che negli ultimi sei mesi del suo mandato (art. 88 Cost.);
h) indice il referendum abrogativo ed il referendum costituzionale (art. 87 Cost.).
10. Quali sono le attribuzioni del Presidente in relazione al potere esecutivo ed alla funzione amministrativa?
Il Presidente:
a) nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questi, i ministri (art. 92 Cost.); nomina, altresì, i sottosegretari di Stato;
b) nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato (di regola, di grado più elevato) (art. 87 Cost.);
c) accredita e riceve i rappresentanti diplomatici (art. 87 Cost.);
d) ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorre, l'autorizzazione delle Camere (art. 87 cost.);
e) ha il comando delle Forze armate e presiede il consiglio supremo di difesa (art. 87 Cost.);
f) dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere (art. 87 Cost.);
g) conferisce le onorificenze della Repubblica (art. 87 Cost.).
11. Quali sono le attribuzioni del Presidente in relazione al potere giudiziario ed alla relativa funzione?
Il Presidente:
a) presiede il Consiglio superiore della magistratura (art. 87 Cost.) ed emana i decreti relativi allo stato giuridico dei magistrati;
b) concede la grazia e commuta le pene (art. 87 Cost.).
12. Quale tipo di messaggi può inviare il Presidente della Repubblica?
Un primo tipo di messaggi è quello con il quale il Presidente accompagna il rinvio di una legge alle Camere chiedendone una nuova deliberazione e di cui si è già detto (art. 74 Cost.). L' altro tipo riguarda, in generale, i messaggi con i quali il Presidente segnala agli organi legislativi grave necessità comuni o l’esigenza di provvedere a determinate situazioni, senza prendere posizione a favore dell'una o dell'altra parte politica (art. 87 Cost.).
13. Che cosa è il potere di grazia?
E' il potere con il quale il Presidente dispone, in relazione a chi ha subito una condanna penale definitiva, che la pena inflitta non debba essere, in tutto o in parte, eseguita, ovvero debba essere commutata in una di specie diversa (ad esempio, la pena detentiva viene commutata in pena pecuniaria). La grazia, che viene configurata come causa di estinzione della pena, si distingue dall'indulto (pur esso causa di estinzione della pena),che però non è un beneficio individuale, ma viene concesso (come l'amnistia), con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, ad una pluralità di soggetti. Tanto l'indulto che la grazia si distinguono dall'amnistia, la quale è causa di estinzione del reato e non della pena.
Art. 87 Cost.
14. In quali casi il Presidente scioglie le Camere?
Lo scioglimento delle Camere può essere determinato:
a) da una situazione di contrasto fra Parlamento e Governo a seguito dell'approvazione di una mozione di sfiducia da parte delle Camere (scioglimento c.d. successivo);
b) dalla constatazione che le Camere, per chiari ed inequivocabili segni (ad esempio, i risultati delle elezioni amministrative tenutesi in gran parte del territorio nazionale), non rispecchino più la volontà del corpo elettorale;
c) dalla incapacità delle Camere di esprimere una maggioranza stabile (provocando così una serie di crisi dovute alla mancata concessione ai Governi via via formatisi dalla fiducia iniziale);
d) da una crisi di governo, che la maggior parte dei partiti politici ritiene di poter risolvere soltanto ricorrendo ad una nuova consultazione elettorale (scioglimento c.d. anticipato).
15. Che cos'è il semestre bianco?
Il Presidente non può sciogliere le Camere negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura (art. 88, comma 2, Cost.). Si ritiene che il divieto sia stato posto per impedire che il Presidente (il quale aspiri ad essere rieletto) sciolga le Camere i cui membri egli stimi a lui non favorevoli, facendo assegnazione sulle nuove Camere per la sua rielezione. Secondo altra interpretazione, il divieto troverebbe il suo fondamento nella considerazione che il Presidente, giunto alla fine del settennio, non abbia la rappresentatività necessaria per un atto importante politicamente come lo scioglimento delle Camere.
16. In che cosa consistono l'assegno e la dotazione del Presidente della Repubblica?
La legge 23 luglio 1985 n. 372 ha attribuito al Presidente della Repubblica un assegno personale annuo di L. 200 milioni da corrispondersi in 12 mensilità. La dotazione consiste nell'uso di beni patrimoniali indisponibili destinati alla residenza ed agli uffici del Presidente (il palazzo del Quirinale, le tenute di Castelporziano e di Capocotta ed altri immobili) e nell'assegnazione di lire 2.500 milioni annui per le spese della Presidenza.