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Assemblea annuale dell'Ordine, Mestre (Venezia), 21 marzo

Venerdì 21 Marzo 2014

Relazione del presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto Gianluca Amadori
Assemblea annuale del 21 marzo 2014

Stop all'informazione spettacolo, più rigore e rispetto per la dignità delle persone
“Va posto un freno al dilagare dell’informazione spettacolo, delle notizie morbose e di quelle che speculano sul dolore delle persone; dei pettegolezzi e delle voci non verificate alla ricerca di sterili polemiche; della costante esasperazione e allarmismo. I punti di riferimento del buon giornalismo sono la verità sostanziale dei fatti e il loro interesse pubblico; il rigore, la continenza e il rispetto della dignità della persona: principi che non possono e non devono essere sacrificati nella corsa sfrenata ad acquisire qualche clic in più su Internet”.
Il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Gianluca Amadori, ha lanciato un monito agli operatori dell’informazione nel corso dell’assemblea annuale che ha riunito gli iscritti all’Albo a Mestre, nella sala convegni dell’hotel Bologna. Amadori ha richiamato i giornalisti della regione alle responsabilità imposte dal proprio ruolo e al rispetto delle norme deontologiche, annunciando un monitoraggio ancora più attento e l’avvio di procedimenti disciplinari nel caso di violazioni. Il presidente ha ricordato che a rispondere in sede disciplinare possono essere chiamati gli autori dei servizi giornalistici, ma anche i direttori e i vertici delle testate giornalistiche in relazione alla titolazione e alle scelte di fotografie ritenute contrarie alle norme deontologiche.
Un appello particolare è stato rivolto in relazione al tema dei suicidi per evitare l’effetto emulazione, provato a livello scientifico, ma anche per rispettare il dolore e la dignità delle persone: “Il limite è quello stabilito dal Codice della privacy: essenzialità dell’informazione e interesse pubblico. Quale interesse pubblico può esserci nella scelta privata di una persona di togliersi la vita a casa sua?”
Amadori ha poi denunciato i sempre più numerosi episodi di commistione tra pubblicità e informazione, richiamando i giornalisti – e i direttori in particolare – a garantire trasparenza tra notizie e comunicazioni a pagamento. “La pubblicità non va demonizzata, tanto meno in un periodo di difficoltà del settore, ma l’autorevolezza e credibilità dei mezzi di informazione non puo’ essere svenduta al miglior offerente e spetta ai giornalisti la difesa di questo principio”.
Nella sua relazione Amadori ha infine elencato le numerose iniziative in atto contro lo sfruttamento del lavoro giornalistico e per garantire compensi dignitosi ai collaboratori esterni delle testate giornalistiche ricordando che, in ogni caso, “la prima “arma” per reagire allo sfruttamento è la preparazione professionale, la qualità del lavoro giornalistico”. A questo proposito il presidente ha ricordato che dal 2014 la formazione è diventata obbligatoria per tutti i giornalisti in attività e che l’Ordine del Veneto, attraverso la scuola di formazione e aggiornamento intitolata a Dino Buzzati, è stato tra i primi d’Italia a mettere a disposizione numerosi eventi di formazione di alto livello per tutti gli iscritti. Il calendario dei corsi del secondo trimestre sarà presentato nel corso di una conferenza stampa che si terrà il 31 marzo al Vega, Parco scientifico e tecnologico di Marghera, che ospita il Centro che per l’Ordine si occupa di New media.

Relazione del presidente del Consiglio di Disciplina Territoriale Maria Fiorenza Coppari
La presidente del Consiglio di Disciplina Maria Fiorenza Coppari ha illustrato l’attività del nuovo organo, insediatosi il 30 aprile dello scorso anno, cui è demandata la fase decisoria dell’azione disciplinare. “Dobbiamo svolgere le nostre funzioni nell'interesse non solo della collettività, ma della stessa nostra professionalità, di noi giornalisti che ci riconosciamo nelle regole deontologiche  che autonomamente abbiamo stabilito e che dobbiamo cercare di calare nella quotidianità del nostro agire. Il Consiglio di Disciplina è consapevole delle difficoltà che i Colleghi incontrano ogni giorno e delle condizioni in cui oggi un numero elevatissimo di noi giornalisti è costretto ad operare. Giornalisti che devono garantire al cittadino la libera circolazione delle informazioni e delle idee su cui poggia la convivenza democratica. Giornalisti che non devono essere confusi con i comunicatori o con i blogger, perché si riconoscono nelle regole della professione che indicano con chiarezza i requisiti dell'attività giornalistica: l'obbligo della verità, dell’essenzialità e della continenza, innanzitutto. Della lealtà e buona fede, della disponibilità ad ammettere l’errore con la rettifica. Ma oggi i giornalisti vedono svilito il loro operato, sono feriti nella loro identità professionale da condizioni di lavoro in troppi casi offensive della dignità professionale. Ciò nonostante a tutti chiediamo un impegno a non derogare dalla regole che ne definiscono l'appartenenza professionale,  a continuare a tenere alta la testa, a non piegarsi a compromessi che confliggono con il nostro essere giornalisti e che minano il nostro futuro già incrinato dalla crisi”.
La presidente Coppari ha ringraziato per l’impegno profuso i Colleghi  Franco Bosello,  Luca Giovanni Colombo, Caterina Colucci, Ugo Dinello,  Raffaele Rosa, Dorotea Rosso, Silvio Testa e Valeria Zanetti. Ha infine illustrato i dati di attività dei 3 Collegi di cui è composto il Consiglio.
Complessivamente gli esposti pervenuti dall’Ordine e assegnati alla data del 20 marzo 2014 sono stati 134. In 96 casi l’iter procedurale è stato completato.  Sono stati comminati 15 avvertimenti orali, 4 avvertimenti scritti e 5 censure. Per quanto riguarda le presunte violazioni deontologiche più frequenti segnalate dagli esposti 40 hanno riguardato notizie false e/o mancata rettifica, 20 la tutela dei minori, 15 la commistione fra informazione e pubblicità, 17 la violazione delle norme a salvaguardia della  privacy,  5 i doveri di colleganza. A questi dati si aggiungono i disciplinari per morosità: 139 aperture di procedimento, 113 rientri di procedimento, 21 radiazioni, 6 revoche di radiazione.

Relazione del Tesoriere Leopoldo Pietragnoli
Il tesoriere ha rilevato in premessa che il 2014 vedrà due elementi del tutto nuovi per la vita dell’Ordine, l’inizio dell’attività di Formazione professionale continua, e l’entrata a pieno regime del Consiglio di disciplina territoriale, elementi che avranno rilevanti ripercussioni anche sul bilancio dell’Ordine, al momento non del tutto esattamente quantificabili: di qui, un margine di incertezza sul bilancio preventivo; soltanto il consuntivo 2014 potrà offrire al Consiglio del Veneto – come a tutti i Consigli regionali – elementi certi per la futura programmazione.
Quanto al consuntivo del 2013, il tesoriere ha posto in risalto come il fatto che sia stato un anno particolarmente intenso per attività e servizi a disposizione di tutti gli iscritti, sia dimostrato dalla spesa di oltre 34 mila euro per corsi di formazione, contro i 23 mila dell’anno precedente. Per il resto, la maggior parte delle voci di entrata non si è sostanzialmente discostata dalle previsioni. Le entrate hanno fatto registrare una leggera crescita rispetto al consuntivo 2012: 496.176 euro contro 490.212 euro, pari al 1.21%.. Un dato negativo va però rilevato subito: le entrate per la tassa di iscrizione sono scese da quasi 42 mila a poco più di 34 mila euro, segno di minori richieste di iscrizione all’Albo, un dato che andrà attentamente monitorato nei prossimi mesi.
Le uscite ammontano a 486.401 euro: la maggior parte delle voci non ha avuto scostamenti significativi rispetto al preventivo. L’aumento rispetto al 2012, nonostante l’impegno del Consiglio per il massimo contenimento delle spese, si attesta su una percentuale del 3.58%, mentre la differenza in attivo – 9.773 euro – è largamente dovuta al risparmio rispetto ai 20 mila euro preventivati per il Consiglio di disciplina; limitato, ma significativo, il calo, per la prima volta, delle spese postali: l’investimento deciso dal Consiglio con lo stanziamento di oltre 8 mila euro per la casella di Pec gratuita dovrebbe avere come risultato una maggiore e rilevante diminuzione delle spese postali.
Va segnalata la tenuta delle spese per gli organi dell'Ordine (nove consiglieri e tre revisori dei conti che svolgono tutti la loro attività a titolo completamente gratuito), 23.826 euro (praticamente la stessa cifra del 2012 – 23.535 euro): la spesa è oggettivamente assai contenuta per il funzionamento di un Consiglio regionale dell’Ordine.
Gli investimenti ammontano a un totale di 351.884,41 euro, con un rendimento di 14.490 euro, un risultato più che soddisfacente alla luce delle note difficoltà del mercato finanziario.
Per quanto riguarda il preventivo 2014, la prima novità è costituita dal contributo del Consiglio nazionale per la nuova attività di Formazione professionale continua. Grande cautela ha ovviamente ispirato le previsioni per quanto riguarda le entrate contributive e per prestazioni di servizi a iscritti, sottoposte a prudenziale ritocco al ribasso; sul fronte delle uscite, va annotata in premessa la grande incertezza sia sui costi del Consiglio di disciplina, sia – e soprattutto – su quelli per la Formazione professionale continua. Le cifre segnate a preventivo costituiscono una scommessa, con un rischio per la previsione di pareggio, che non sarebbe giusto tacere: la loro congruità sarà verificabile soltanto a consuntivo. Sinteticamente, tenendo conto di queste premesse, nel preventivo viene stimata una chiusura in pareggio sulla cifra di 503.750  mila euro.

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La cerimonia, alla quale hanno preso parte anche la vicepresidente dell'Ordine, Michela Canova, il segretario Alessandra Sgarbossa, il tesoriere Leopoldo Pietragnoli e i consiglieri Giovanni D’Alessio,  Giuseppe Gioia, Martina Zambon, Matteo Guarda e Massimiliano Crosato è proseguita con il saluto del segretario regionale del Sindacato giornalisti del Veneto, Massimo Zennaro e con le premiazioni. Il segretario regionale del sindacato ha fatto il punto sul rinnovo del contratto, sottolineando la necessita’ di una stretta collaborazione tra i “garantiti” e i precari, per poter garantire un futuro alla professione e una prospettiva di sostenibilità all’Inpgi.

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Il bilancio consuntivo 2013 (chiuso con un attivo di oltre 9.700 euro  e il preventivo 2014 (che punta al pareggio nonostante le numerose iniziative in programma) sono stati approvati all’unanimità.

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Il Premio alla Carriera è stato assegnato al collega Gabriele Cescutti: per molti anni giornalista a Il Gazzettino, ha ricoperto l’incarico di Segretario del Sindacato dei giornalisti del Veneto dal 1971 al 1996 e di vicesegretario della FNSI dal 1992 al 1996. E’ stato presidente dell’INPGI dal 1995 al 2008 e componente del Consiglio di amministrazione di CASAGIT dal 2009 al 2013. Attualmente è delegato all’Assemblea nazionale e componente della Consulta CASAGIT del Veneto. Una vita dedicata al buon funzionamento degli enti di categoria e alla difesa dei diritti dei colleghi premiata con questa motivazione: “Cominciato da giovanissimo nel Comitato di redazione del Gazzettino, l’impegno di Gabriele Cescutti per la difesa e la promozione dei diritti dei giornalisti, è continuato per 25 anni nel ruolo di segretario regionale del sindacato, di cui ha avviato la fase moderna, quindi per dodici anni come presidente nazionale dell’Inpgi, e tuttora prosegue nella Casagit, di cui è anche stato consigliere d’amministrazione; disoccupazione, sfruttamento, precariato sono i fronti sui quali Cescutti ha sempre lottato e tuttora lotta con costanza e generosità, continuando insieme, con coraggiose proposte, a incitare i colleghi più fortunati alla solidarietà verso i più deboli”. 

Il premio Under 35, intitolato a Claudia Basso, è stato assegnato quest’anno per la sezione “Periodici” (Euro 1.500), al pubblicista Giovanni Bettini per l’articolo “Il faticatore silenzioso” pubblicato sul quindicinale CittàNuova, con la seguente motivazione: “Incentrato sulla figura del ciclista professionista Alessandro Proni, l’articolo affronta il problema del doping nel ciclismo con un’angolazione del tutto nuova, spostando l’attenzione dai grandi campioni troppo spesso positivi ai controlli al mondo dei gregari ‘puliti’, all’interno di una emozionante vicenda familiare, con una stesura stilistica che tocca diverse intonazioni e rende l’articolo sommamente accattivante”.

Nella sezione “Quotidiani”, la giuria, dopo un largo confronto, anche grazie alla disponibilità finanziaria derivante dalla mancata assegnazione del premio per la sezione “Radio-Televisione”, ha deciso unanime di assegnare due premi ex aequo (1.500 euro): a Lara Lago per l’articolo “Addio Five Pointz: un colpo di spugna cancella l’arte” pubblicato sul quotidiano on line “La voce di New York” del 21 novembre 2013, e a Giovanni Viafora per l’inchiesta in due articoli “Palazzi, terreni, azioni, offerte. Ecco il ‘tesoro’ di Sant’Antonio” e “I frati e l’Arca ‘progetti di carità e manutenzioni’ pubblicata sul Corriere del Veneto il 21 novembre 2013.

Le motivazioni sono: per Lara Lago. “Dedicato alla cancellazione dei graffiti di artisti di tutto il mondo su un edificio del Queens a New York destinato alla demolizione, l’articolo, che in parte ha presumibilmente adoperato materiale giornalistico locale, com’è del resto usuale per il lavoro di corrispondente dall’estero, si segnala per la vivacità e la competenza con la quale rende partecipe il pubblico italiano (e veneto) di una vicenda altrimenti ignota, dando correttamente spazio anche a voci discordi”.

Per Giovanni Viafora. “Accurata inchiesta, che ha richiesto mesi di lavoro, su un argomento di grande delicatezza, quale il patrimonio di enti e istituzioni che gestiscono la Basilica di Sant’Antonio di Padova, si fa apprezzare per il rispetto della deontologia e la completezza dell’informazione sotto un duplice profilo: da una parte per l’esaustiva documentazione del patrimonio, dall’altra per la correttezza e l’equilibrio nel presentare le dichiarazioni dei responsabili degli enti interessati”.

La Borsa di Studio intitolata a Massimiliano Goattin è stata assegnata al pubblicista Antonio Massariolo, nella cifra da questi indicata di 2.730,00 euro, per il progetto: “109/96: Una volta qui ci stava un mafioso…” con la motivazione:
“Un progetto di inchiesta giornalistica di largo respiro che si prefigge di parlare di mafie nel territorio veneto raccontando, attraverso la tecnica dell’audiodocumentario implementata dal Web, le storie dei beni confiscati diventati, da simbolo della criminalità organizzata, elementi di riqualificazione e rivitalizzazione, grazie a progetti di utilità sociale e all’impegno civile”.

Il premio fotogiornalistico è stato assegnato per la sezione per il miglior scatto singolo, al pubblicista Manuel Silvestri, autore dell’immagine pubblicata con l’articolo “Der Kreuzzug” sull’edizione domenicale del quotidiano Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, con la seguente motivazione: “La fotografia descrive il problema del passaggio delle grandi navi a Venezia con un’immagine assolutamente originale nel pur vasto panorama di servizi fotografici sul tema, e di forte impatto emotivo: l’inconsueta inquadratura, dall’alto del campanile di San Marco, infatti, fa sì che la nave sembra fendere il delicato tessuto edilizio della città. I requisiti richiesti dal bando, di rigorosità tecnica e di originalità, sono stati soddisfatti ai massimi livelli”.

Per il miglior racconto il premio è stato assegnato ad Andrea Solero per il fotoracconto “Il pellegrino” realizzato per l’Agenzia Ansa, e le cui immagini sono state pubblicate su quotidiani nazionali e internazionali,  con la seguente motivazione: “Incentrato sulla figura di un pellegrino vestito da francescano in preghiera durante il Conclave in Piazza San Pietro, il fotoracconto, costruito con grande cura e rilevante capacità tecnica, e poi composto con efficace impaginazione, che comprende vari livelli di ripresa, dai primissimi piani del dettaglio ai campi lunghi del colonnato, carica di suggestione e di forza emblematica, rendendola una icona, una singola vicenda personale inserendola, con cenni appena percettibili, nel più vasto contesto dell’attesa dell’elezione del Papa”.

Una segnalazione è stata attribuita a Marco Sabadin per il fotoracconto “No global e polizia, scontri a Venezia” pubblicato sul quotidiano “Corriere del Veneto” online, con la seguente motivazione: “Con cinque immagini coraggiosamente scattate da distanza ravvicinata nel mezzo di un episodio di guerriglia urbana, e affiancate con accurata scelta di montaggio e alternanza di inquadrature, ha testimoniato con partecipe vivacità il clima di tensione e di violenza di quei momenti drammatici”.

Giornalisti Imprenditori – Progetto di formazione e finanziamento per le startup: La vincitrice è Eliana Rapisarda per l’avvio della testata giornalistica “Verona Green.it”, edita dall’impresa editoriale eComunica da lei fondata. La Commissione giudicatrice ha inteso premiare la validità tecnico-economica dell’idea imprenditoriale e del business plan, l’avvio del magazine che offre contenuti giornalistici sui temi dell’eco-sostenibilità e della green economy locali, la serietà della neo imprenditrice nel seguire con impegno tutte le tappe del progetto di formazione per portare a termine la sua idea d’impresa.

La terza edizione del Premio “Pino Amadori” (Euro 1.000), rivolto al praticante giornalista che ha ottenuto la migliore votazione all’esame di abilitazione professionale nel corso del 2013 - messo a disposizione dai familiari del collega scomparso - è stato assegnato a Pierluigi Tamburrini.


Riconoscimenti ai colleghi con maggiore anzianità d'iscrizione

Pubblicisti con 30 anni di iscrizione: Claudio Beccalossi, Alessandro Bolzoni, Mauro Bonato, Silvano Bressanin, Michele Bucci, Francesco Butturini, Walter Capraro, Giorgio Castellani, Eugenio Cipriani, Michelangelo Corazza, Anna Dall'angelo, Giannino Danieli, Mauro De Lazzari, Cesare De Michelis, Claudio De Toffani, Antonino Fallico, Mario Fornaro, Pietro Luigi Giacomon, Emilio Guberti, Massimo Gusso, Emine' Meral Inelmen, Silvia Losego, Rosella Mamoli Zorzi, Giovanni Meneghetti, Felice Paduano, Mario Pazzaglia, Maurizio Pescarolo, Livio Piccin, Enzo Polato, Sergio Ravagnan, Enzo Righetti, Lorenzo Rigon, Marcello Rinaldi, Franco Rossi, Gabriele Rossi Osmida, Roberto Rossin, Alessandro Russo, Mario Sanson, Luigi Speri, Francesco Sprocatti, Nevio Tomasutti, Armando Trevisiol, Alessandro Valenti, Gloria Vallese, Maurizio Vanin, Valter Vianello, Stefano Vietina, Giuseppe Zaccaria, Isabella Zotti Minici, Carlo Alberto Zotti Minici.

Professionisti in pensione nel corso del 2013: Roberto Cristiano Baggio, Antonella Barina, Daniele Carlon, Maurizio Crovato, Paolo Dona', Bruno Fasani, Giulio Galla, Mauro Pertile, Emilio Randon, Antonio Trentin, Maria Luisa Vincenzoni.

Professionisti con 50 anni di iscrizione: Danilo Colombo, Ferruccio Gard, Mario Mistruzzi, Ivo Prandin.

Pergamene per il 60 anni di iscrizione all’Albo: Ranieri Da Mosto, Pietro Zanotto, Giuseppe Brugnoli.

Sono stati infine consegnati i diplomi ai neoprofessionisti.

Quote Albo 2024

Fino al 31 gennaio 2024
Professionisti e Pubblicisti 120 € [pensionati anzianità (dopo i 67 anni), vecchiaia o invalidità 60 €]
Praticanti e Giornalisti Stranieri 120 €
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