Giovedì 17 Marzo 2016
Il Consiglio di Stato ha confermato l’annullamento della delibera sull'Equo compenso approvata il 19 giugno 2014 da Governo, Fnsi, Fieg e Inpgi e contro la quale l’Ordine dei giornalisti aveva presentato ricorso.
Nella pronuncia, la Suprema Corte ha confermato l'illegittimità della prevista distinzione tra giornalisti autonomi e parasubordinati e ha condiviso con le sue precisazioni le posizioni del Tar, che in prima istanza aveva annullato la delibera ritenendola in contrasto con i principi derivanti dall'articolo 36 della Costituzione.
Secondo il Consiglio di Stato un compenso può definirsi equo se è coerente con quello previsto dai contratti collettivi. Dunque, come aveva già stabilito il Tar, la delibera sull'Equo compenso deve essere riscritta.
Ora è auspicabile che il Governo provveda a convocare al più presto la commissione incaricata di approvare il nuovo testo della normativa sull'Equo compenso, garantendo davvero i diritti dei giornalisti.
Ecco la sentenza del Consiglio di Stato
Tutta la vicenda raccontata sul sito di Re:Fusi
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