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Assemblea, approvati i bilanci. Il presidente Gargano: "Dovremo fare più comunità"

Venerdì 24 Marzo 2023

«In una fase storica in cui l’accesso alle informazioni è globale, in cui la tecnologia e le reti ci permettono di avere un pubblico potenzialmente mondiale, in cui si moltiplicano canali e piattaforme di diffusione delle informazioni, la logica vorrebbe che ci fossero più testate, più giornalisti, più professionisti a cui affidare il compito di orientare le masse nel mare magnum delle notizie. E invece succede il contrario: siamo sempre di meno, sia dentro le redazioni che fuori, sempre più sotto ricatto. Non siamo sempre una comunità, non siamo omogenei, ma tutti assieme possiamo fare qualcosa, un pezzettino ciascuno, per il futuro della professione e per la dignità di tutti i giornalisti».
E' la fotografia scattata dal presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Giuliano Gargano, nel corso dell'assemblea annuale per l'approvazione del bilancio, svoltasi oggi, 24 marzo, a Mestre.

Citando il presidente nazionale Carlo Bartoli, il presidente Gargano ha ricordato che l’Ordine è chiamato a un cambio di passo radicale. Dobbiamo essere in grado di non avere un atteggiamento di demonizzazione, ma di inclusione per quante più forme di giornalismo riusciamo a ricondurre all’ordine e alla deontologia. Norme come quella sulla presunzione d’innocenza o sul diritto all’oblio hanno reso più difficile il lavoro dei giornalisti: in uno scenario complesso come quello attuale, nostro compito è non demonizzare le nuove figure che ruotano intorno al mondo dell’informazione.
«Io mi permetto di aggiungere – ha spiegato Gargano - che oltre che pensare alle nuove figure che ruotano attorno al mondo dell’informazione, bisogna pensare prima a quelli che ci sono già dentro, a quella schiera di precari che fatica a trovare sbocchi lavorativi, stabilità e dignità». RELAZIONE

Il BILANCIO, predisposto dalla tesoriera Sara Barovier, è stato illustrato dal vicepresidente, Matteo Guarda. Il bilancio 2022 chiude in positivo, con un avanzo di 769 euro. Il calo degli iscritti è tra i più contenuti dell’ultimo decennio: sono 39 in meno rispetto al 2021. Resta comunque confermata una lenta ma inesorabile emorragia di iscrizioni, che raggiunge quota -516 dal 2014 ad oggi.
Contenuti sotto i 7.000 euro i costi per il funzionamento del Consiglio e adottate scelte tecnologiche e digitali che hanno permesso di ridurre ulteriormente le spese postali e di cancelleria (scese da 18mila a 11mila euro tra il 2020 e il 2021 e a meno di 8mila euro nel 2022). Salgono, a causa dell’inflazione, le spese per il personale, con la rivalutazione del fondo per il trattamento di fine rapporto da 10mila a 17mila euro. Sostenute anche le spese per l’archiviazione digitale di tutti i fascicoli, che pesa sul bilancio per circa 30mila euro.
Tra poche settimane sarà compiuto il trasloco della sede da Venezia a Mestre, con un risparmio immediato di circa 25mila euro nell’esercizio in corso e di circa 150mila euro nel quinquennio successivo. La nuova sede, individuata in piazza XXVII Ottobre a Mestre, sarà anche più velocemente e facilmente accessibile, con corsi di parcheggio ridotti del 92% rispetto a Venezia. RELAZIONE

I due bilanci sono stati approvati dalla maggioranza dell’assemblea, con tre voti contrari e sette astenuti, dopo la relazione del presidente del Collegio dei revisori dei conti, Andrea Buoso, che aveva espresso, a nome del Collegio, parere favorevole al bilancio, invitando l’assemblea ad approvarlo. Nella sua relazione Buoso ha sottolineato che “la fase più critica sembra passata anche grazie a una particolare attenzione agli aspetti contabili da parte dei Consiglieri”. Allo stesso modo, il Collegio apprezza la scelta di traslocare in terraferma la sede dell’Ordine, ormai arrivata alle battute decisive. Come rilevato anche lo scorso anno, il cambio di sede sarà un’occasione per un contenimento dei costi, già rilevato nell’ultimo bilancio, anche al lordo degli ammortamenti. Con l’occasione, il Collegio auspica che i miglioramenti logistici (a partire dalla facilità di accesso e parcheggio) che dovrebbero accompagnarsi all’ingresso nella nuova sede, invitino un numero di colleghi maggiore dell’attuale a partecipare alla vita dell’Ordine e alle diverse iniziative che quest’ultimo proporrà. RELAZIONE

Il Consiglio di disciplina territoriale compie 10 anni di attività. Istituito nel 2013, al 31 dicembre 2022 ha prodotto 4805 delibere relative ad altrettanti casi di presunta violazione delle regole deontologiche che disciplinano l’attività giornalistica. Una consistente parte dell’attività disciplinare riguarda gli inadempienti all’obbligo di formazione, un’opportunità non ancora accettata da tutti gli iscritti, nonostante sia basilare per proporre informazione di qualità. Gli inadempienti parziali del secondo triennio sono 316, gli zeristi 282. Nella relazione della presidente Maria Fiorenza Coppari i dati e le considerazioni sull’attività del Cdt che, oltre ad adempiere alla funzione disciplinare, può essere considerato un osservatorio su comportamenti, criticità e tendenze dell’informazione veneta. RELAZIONE

 Diego Neri, del direttivo regionale del Sindacato giornalisti Veneto con delega ai rapporti con l’Ordine, ha ricordato che la trasformazione digitale dei giornali non sta portando vantaggi dal punto di vista occupazionale o opportunità per i precari, pagati sempre meno. Incombe in questo momento la questione della possibile vendita delle testate del gruppo Gedi: “Sindacato e Ordine non possono opporsi alla vendita, ma lavorare per tutelare i colleghi e la qualità del lavoro”. Infine un apprezzamento, che è anche un auspicio, alla sempre maggiore sinergia tra tutti gli organi di categoria.

Il componente del comitato amministratore della Gestione Separata Inpgi Nicola Chiarini ha rassicurato spiegando che la cassa si presenta con le carte in regola e i conti in ordine. “Nella gestione separata – sistema completamente contributivo – c’è un equilibrio. C’è però un problema di pagamenti “indecenti”: la legge sull’equo compenso non è attuata”. Oltre 46mila iscritti, ma con retribuzioni medie attorno ai 16mila euro lordi.   

Il consigliere nazionale Gianluca Amadori ha elencato gli interventi in capo al CNOG. Dal decreto sulla presunzione di innocenza alla legge sul diritto all’oblio, fino a quella sulla diffamazione, sono molti i fronti aperti. Il presidente nazionale Carlo Bartoli sarà audito in Senato per portare le istanze della categoria.

In chiusura sono stati annunciati i riconoscimenti attribuiti ogni anno dall'Ordine dei giornalisti del Veneto.

PREMIO ALLA CARRIERA A MARIA LUISA VINCENZONI

Maria Luisa Vincenzoni è nata a Padova nel 1956. È giornalista professionista dal 1979. Nel 1975 ha iniziato a lavorare, come corrispondente dalla sua città alle cronache regionali de L'Unità, all'epoca dirette da Tina Merlin. Passata in cronaca di Milano, a partire dal 1977 si è occupata di università, gruppi studenteschi, politiche giovanili. Nel 1980 si è laureata in Lingue e Letterature Moderne allo Iulm di Milano. Dal 1980 lavora al Mattino di Padova dove cura fra l'altro le pagine dell'università e l'appuntamento settimanale con l'intervista della domenica. Dal 1983 lavora in Rai dove resterà fino al 2008 con vari incarichi: a Venezia con la conduzione del telegiornale regionale e la cura della rubrica sulla protezione civile, a Milano, nella redazione di Enzo Biagi, come inviato della striscia quotidiana su Rai1 Il Fatto, al TG3 a Roma come redattore economico, conduttore del tg della notte e delle ore 14 e come conduttrice della rubrica Insieme sui diritti dei consumatori. Nel 1997 si è diplomata in teologia all'istituto Sant'Antonio Dottore di Padova. Dal 2009 ha condotto per Tv7 Triveneta la striscia quotidiana di un'ora Noi Veneto sui temi del territorio. Collabora come conduttrice e socia onoraria al Premio Letterario Gambrinus Giuseppe Mazzotti per la letteratura di montagna, l'esplorazione, l'ecologia e l'artigianato di tradizione. Dal dicembre 2013 dirige la web tv e piattaforma multimediale Cortina Channel TV, il canale locale delle Dolomiti e dell'Ampezzano edito da Antonio Pol. Dal 2016 vive a Groningen, nei Paesi Bassi, da dove scrive il suo "Diario del Nord" per www.strisciarossa.it.

PREMIO “CLAUDIA BASSO – UNDER 35”

La giuria ha deciso di assegnare il primo premio ex aequo a Giovanna Girardi ed Elia Cavarzan.

Giovanna Girardi ha presentato l’articolo “I festival musicali hanno un problema con il gender gap”, pubblicato dal quotidiano Domani il 16 ottobre 2022. Questa la motivazione: “Con un’inchiesta approfondita e puntuale, racconta un aspetto poco conosciuto del mondo della musica, svelando le differenze e le diffidenze, dalla costruzioni dei cartelloni fino agli orari di esibizione, di cui soffrono ancora le artiste e i gruppi al femminile”.
Girardi ha 35 anni e risiede a Verona. Laureata i n Scienze Filosofiche all’Università degli Studi di Milano, con Master in International Journalism presso la City University London, è giornalista pubblicista e collabora come freelance con lia Cavarzan diverse testate, dal “manifesto” a “Rumore”, da “Domani” all’ “Arena”, fino a “The Guardian” e “Monocle”.

Elia Cavarzan ha presentato il servizio “L’umanità di Lorena Fornasir: da 5 anni cura i piedi torturati dei migranti alla stazione di Trieste”, pubblicato su Fanpage.it il 23 agosto 2022.

Questa la motivazione: “Con tatto e senza mai cadere nel facile pietismo, affronta il tema dell’immigrazione e dei profughi lungo la rotta balcanica, attraverso l’opera e la testimonianza di una psicologa, che cura il corpo e l’anima di chi supera la frontiera ed arriva in Italia”.
Cavarzan ha 27 anni e abita in provincia di Treviso. Laurea triennale all’Università di Venezia, magistrale in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Padova. Giornalista pubblicista, ha collaborato con i quotidiani veneti del guppo Gedi. Oggi è reporter di Fanpage.it e opinionista del quotidiano “The Brussels”.

 BORSA DI STUDIO “MASSIMILIANO GOATTIN”

La giuria deciso di dichiarare vincitrice Sabrina Zuccato, pubblicista padovana residente a Mestre.
Motivazione: “Il progetto ‘Le streghe di Nagyrev’, presentato da Sabrina Zuccato, si propone di realizzare un reportage giornalistico, in forma di pubblicazione e documentario audiovisivo, sulla singolare vicenda di cronaca nera e giudiziaria relativa alla serie di omicidi, a cavallo delle due Guerre Mondiali in territorio rurale ungherese”.

 PREMIO “PINO AMADORI”
Premiato il praticante che nel corso del 2022 ha ottenuto il miglior voto nella prova d’esame di abilitazione professionale: si tratta della collega Martina Mazzaro.

PERGAMENE PUBBLICISTI (60 ANNI DI ISCRIZIONE)
Mario Ferruccio Belli
Renato Jona

MEDAGLIE ORO PROFESSIONISTI (50 ANNI DI ISCRIZIONE)
Benito Mario Bortolami
Giorgio Nordio

MEDAGLIE ORO PUBBLICISTI (50 ANNI DI ISCRIZIONE)
Marco Boato
Maurizio Busatta
Francesco Dal Mas
Maurizio De Marco
Sergio Lo Turco
Leopoldo Roman

MEDAGLIE ARGENTO (40 ANNI DI ISCRIZIONE)
Cristiano Chiarot
Gianluigi Cortese
Nicoletta Cozza
Sandra Gastaldo
Maurizio Paglialunga

MEDAGLIE ARGENTO PUBBLICISTI (40 ANNI DI ISCRIZIONE)
Orio Toso

DIPLOMI AI NEOPROFESSIONISTI
Maria Vittoria Bagarella
Laura Berlinghieri
Gloria Bertasi
Mariagrazia Bonollo
Eliana Camporese
Maurizio Colombo
Alessio Conforti
Serena De Salvador
Pietro Del Solda'
Carlo Della Mea
Massimiliano Ferrati
Elisabetta Gallina
Annalisa Girardi
Ernesto Kieffer
Eugenio Pendolini
Luisa Venturin
Nicolò Vincenzi

Quote Albo 2024

Fino al 31 gennaio 2024
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