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Un anno complicato, sotto tutti i punti di vista

Venerdì 22 Dicembre 2023

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto Giuliano Gargano ha partecipatooggi  alla tradizionale conferenza stampa di fine anno organizzata dalla Regione del Veneto, alla presenza del presidente Luca Zaia, degli assessori, dei consiglieri regionali, dei direttori e dei colleghi degli organi di informazione.

“Come ha ripetuto spesso il presidente Zaia parlando dell’attività della giunta, anche per i giornalisti è stato un anno complicato.

Ci sono leggi che ostacolano il nostro lavoro. Preoccupa la norma approvata alla Camera, che introduce il divieto di pubblicazione “integrale o per estratto” del testo delle ordinanze di custodia cautelare, fino al processo, perché farà calare il silenzio sulle inchieste più delicate e importanti che portano all’arresto degli indagati. Questa norma si salda al decreto presunzione di innocenza, in base alla quale una sola persona – il Procuratore della Repubblica – decide se e quali notizie comunicare alla stampa; ruolo già oggi interpretato in maniera immotivatamente restrittiva.

E ricordiamo che in Senato è in discussione la riforma della legge sulla diffamazione che prevede di introdurre sanzioni pecuniarie spropositate, fino a 50mila euro”.

“Ma gli attacchi sono anche di altra natura: giornalisti minacciati, sedi vandalizzate, come è successo poche ore fa al Giornale di Vicenza”.

Secondo il presidente Gargano, però, a rendere complicato il quadro è l’incertezza che aleggia nel mondo dell’informazione.

“I colleghi del Sindacato Giornalisti Veneto lo diranno meglio di me, ma certamente anche noi seguiamo con apprensione per la vertenza dei collaboratori del gruppo Athesis e per i progetti del gruppo NEM, che ha acquisito 6 quotidiani tra Veneto e Friuli Venezia Giulia

Il vero nodo è quello di una precarietà dilagante, con una generazione che non ha nessuna chance di essere assunto in una redazione. Ricordo, solo a titolo esemplificativo, che 8 partecipanti su 10 ai premi giornalistici sono free-lance. E forse è il caso di non usare questa definizione: sono colleghi precari.

Proprio per pensare a valvole di sfogo occupazionale, l’Ordine del Veneto sta lavorando ad un protocollo con Anci Veneto sugli uffici stampa pubblici. E prova, con i mezzi a sua disposizione, a contrastare l’abuso di professione e una pratica che purtroppo si sta diffondendo: la creazione di sovrastrutture che si occupano di marketing e comunicazione che non sono previste dalla legge 150/2000 e di fatto esautorano gli uffici stampa esistenti”.

In conclusione, Gargano ha ringraziato i giornalisti “per la professionalità e l’impegno con i quali quotidianamente raccontano il nostro Veneto, dalla piccola cronaca di paese ai casi che hanno scosso l’opinione pubblica, come l’incidente dell’autobus di Mestre e i due efferati femminicidi di Giulia Cecchettin e Vanessa Ballan.

Vorrei ricordare che il 1° gennaio 2021 è entrato in vigore l’articolo 5bis del Testo Unico dei Doveri del Giornalista, che “pone l’accento sulla gravità dell’uso di narrazioni scorrette che sono ancora troppo diffuse e invita quindi a usare “un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole”, ad “attenersi all’essenzialità della notizia e alla continenza” e ad evitare ogni tipo di spettacolarizzazione della violenza. E siamo nella città che dà il nome al Manifesto per il rispetto e la parità di genere nell’informazione contro ogni forma di violenza e discriminazione attraverso parole e immagini, lodevole iniziativa del sindacato datata 2017.

È così che il giornalismo può avere ancora un futuro: con la professionalità e l’adesione ai principi deontologici, che deve però camminare pari passo con la dignità, anche economica, del lavoro”.

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