ELEZIONI ORDINE: ALTRO STOP: RINVIO DI 90 GIORNI PER VOTO ELETTRONICO
L'espandersi del contagio da Coronavirus ha indotto il Governo ad intervenire per evitare ogni assembramento e spostamento derivante dalla necessità di recarsi a votare di persona introducendo per decreto (art. 31 del Dl ''Ristori) la possibilità di utilizzare il voto elettronico anche per i giornalisti, così come per tutte le professioni.
Al fine di predisporre le procedure e il regolamento applicativo per il voto elettronico, il Governo ha dunque previsto la possibilità di un differimento, non superiore a 90 giorni, delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale e dei Consigli territoriali. Ieri il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine, Carlo Verna, ha firmato la determina in applicazione del citato decreto annullando le date del voto fissato per il 15 e 22 novembre, riservandosi di fissare nuove date in cui dovranno avere luogo le elezioni, entro i termini previsti dal citato articolo 31. L'Ordine regionale del Veneto, preso atto dell'evolversi dell'emergenza coronavirus e dell'impossibilità di aprire i previsti seggi, nella seduta odierna ha deliberato a sua volta il rinvio delle elezioni.
Pur nella soddisfazione per l'avvio di un percorso finalizzato al voto online, richiesto invano da anni (e per il quale l'attuale presidenza nazionale non si era mai attivata nell'ultimo triennio), va ricordato che le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale e del Consiglio regionale, erano state convocate a norma di legge dall'Ordine del Veneto una prima volta per 4 e 11 ottobre, allineandosi alla data fissata dal presidente nazionale, Carlo Verna. Successivamente, per motivi non condivisibili, lo stesso presidente Verna aveva deciso di spostare le elezioni, nonostante 18 Ordini regionali su 20 fossero pronti a votare e lo stesso ministero della Giustizia avesse precisato che non vi erano problemi che impedissero lo svolgimento delle elezioni sul fronte dell'emergenza Covid. Contro quel rinvio si erano opposti invano l'Ordine del Veneto, assieme a gran parte degli altri Ordini regionali, ritenendo che si trattasse in realtà di un tentativo di far slittare il voto per un periodo ben più lungo, e dunque per garantire a qualcuno di restare in carica oltre i termini di regolare scadenza. Previsione che si è tristemente avverata.
Ora sarà necessario sollecitare l'Ordine nazionale a rispettare i termini di 90 giorni previsti dal Dl "Ristori" (60 dei quali necessari per l’adozione del Regolamento) per garantire lo svolgimento delle elezioni tra fine gennaio e i primi giorni di febbraio. Ma, mentre l'Ordine dei commercialisti, che avrebbe dovuto votare il 2 novembre, ha già fissato le date delle nuove elezioni per inizio febbraio, avviando immediatamente i lavori per la predisposizione del Regolamento e per l'adozione della piattaforma necessaria al voto elettronico, inspiegabilmente il presidente Verna ha convocato il Consiglio nazionale per il prossimo 18 e 19 novembre, lasciando trascorrere inutilmente quasi un terzo del tempo a disposizione per preparare il voto elettronico. L'auspicio è che non si tratti dell'ennesima manovra dilatoria per continuare a rinviare il democratico rinnovo delle cariche ordinistiche.