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Approvato il bilancio dell'Ordine Veneto. Il presidente Gargano: "Dare un futuro dignitoso alla nostra professione"

Lunedì 28 Marzo 2022

«Ci sono molte difficoltà, ma la qualità, la serietà, l’impegno e l’unità della categoria ci aiuteranno a dare ancora senso a questo mestiere. Nessuno di noi è stato obbligato a scegliere questa strada, che oggi può apparire impervia e senza sbocchi. Non perdiamo l’orgoglio di essere giornalisti e proviamo a dare un futuro dignitoso a questa professione».

È l’auspicio del presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, Giuliano Gargano, pronunciato nel corso dell'assemblea annuale per l'approvazione del bilancio, svoltasi in videoconferenza oggi, 28 marzo, a causa dell'attuale situazione di emergenza Covid.

Il presidente ha ricordato – tra i vari temi trattati - che ci sono tanti colleghi, sia professionisti che pubblicisti, che hanno dedicato gli anni migliori della propria attività alla collaborazione con le testate della nostra regione, senza per questo avere una sola chance di essere assunti.

«Non che le cose vadano meglio nelle redazioni: i colleghi sono sempre di meno, sottoposti a orari e incarichi sempre più gravosi. Molti, nonostante siano passati più di due anni dal primo lockdown, non hanno fatto più fisicamente rientro in ufficio, “costretti” ad uno smart-working, o meglio, home-working, che ha impoverito il modo di lavorare. E poi ci sono i free-lance, gli addetti stampa che fanno i giornalisti ma sono assunti con il contratto collettivo nazionale del commercio e del turismo o quello dei metalmeccanici. C’è una schiera di comunicatori che spesso e volentieri offre servizi giornalistici di primo ordine ma la cui attività non è riconosciuta. Ci sono enti pubblici che – nonostante esista da più di 20 anni una legge che regola il lavoro giornalistico nella pubblica amministrazione – creano strutture parallele agli uffici stampa ufficiali o cuciono su misura i concorsi su persone di fiducia. Uno scenario drammatico – ha concluso Gargano - che ci impone una forte unità di intenti e che dovrà sostenere la non più rinviabile riforma della legge ordinistica». RELAZIONE

Il BILANCIO è stato illustrato dalla tesoriera, Sara Barovier. Il bilancio 2021 chiude con un disavanzo di 15.084 euro, con una flessione delle quote, che da 314.037 euro sono scese a 284.512 (quasi 30mila euro) a causa del minor numero di iscritti e al dimezzamento dell’importo della quota per tutti i pensionati con più di 67 anni. Contenuti sotto i 10.000 euro i costi per il funzionamento del Consiglio e adottate scelte tecnologiche e digitali che permetteranno di ridurre ulteriormente le spese postali e di cancelleria (già portate da 18mila a 11mila euro in un anno). Ma l’operazione più importante sarà quella di spostare la sede da Venezia alla terraferma: oggi i costi per gli affitti e per le utenze pesano 71 mila euro l’anno (un terzo dei quali a carico del Sindacato dei Giornalisti, che condivide gli spazi di Calle Pezzana). L’obiettivo è di dimezzare questi costi trovando una sede più accessibile ai colleghi.Tornando ai numeri, si registra la continua diminuzione di iscritti totali, da 4.805 del 2014 a 4.328 registrati al 31 dicembre 2021. Per quel che riguarda le quote, la stima è di incassare 292mila euro per arrivare al pareggio a quota 405.000 euro. RELAZIONE

I due bilanci sono stati approvati con sette astenuti dall’assemblea, dopo la relazione del presidente del Collegio dei revisori dei conti, Andrea Buoso, che aveva espresso, a nome del Collegio, parere favorevole al bilancio, invitando l’assemblea ad approvarlo. Nella sua relazione Buoso ha sottolineato l’opportunità che, a livello nazionale, venga rivisto il provvedimento che dimezza l’importo della quota per i pensionati over 67, prendendo invece in considerazione la situazione di tanti colleghi sottopagati. RELAZIONE

La presidente del Consiglio territoriale di disciplina Maria Fiorenza Coppari ha relazionato sull’attività svolta nel 2021. Anche nello scorso anno, la possibilità di riunire i collegi da remoto ha permesso la piena efficienza del CDT. Gli esposti ricevuti dall’Ordine sono stati 42, i fascicoli lavorati complessivamente 124. Le delibere adottate sono state 349, di cui 242 per inadempimenti parziali all’obbligo di formazione. “In questo contesto – ha detto – credo risulti più chiara l’importanza di aderire ad un ordine professionale, di riconoscerci in una deontologia condivisa e di continuare a investire tempo e energia nella nostra formazione professionale. Esiste un obbligo di formazione che molti hanno disatteso e continuano a disattendere, in modo totale o parziale. I giornalisti “no lex” hanno determinato peraltro un surmenage per il CDT che non può certo scegliere di astenersi dall’obbligo di occuparsi dai procedimenti disciplinari che li riguardano. RELAZIONE

La segretaria Sindacato dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, ha ricordato che l’associazione regionale della stampa è la quarta più antica d’Italia (dopo Roma, Milano e Palermo), alla fine del 1800: “Eravamo presenti anche quando è nato il primo contratto di lavoro collettivo in Italia, quello dei giornalisti.  In questo momento l’attività sindacale è in difficoltà perché manca una controparte forte, la FIEG. E il Governo e il Parlamento – dove siedono molti giornalisti – offrono solidarietà solo a parole ma non prendono posizione su temi come l’equo compenso, le querele bavaglio e il carcere per diffamazione. A proposito delle quote, l’invito è anche ai tanti freelance ad iscriversi per tutelare i propri diritti. “Sul cambio di sede – ha concluso – spero che si possa continuare a condividere il percorso con l’Ordine”.

Il consigliere d’amministrazione dell’INPGI, Massimo Zennaro è intervenuto sull’epocale cambiamento che avverrà il 30 giugno prossimo, quando gli iscritti all’’istituto di previdenza dei giornalisti passeranno all’Inps. “Per me è una sconfitta, non siamo riusciti a convincere la politica e degli altri sindacati che si poteva prevedere un allargamento della platea degli iscritti. Il trattamento e le regole per i giornalisti non dovrebbero comunque subire modifiche”.

Il componente del comitato amministratore della Gestione Separata Inpgi Nicola Chiarini ha fatto un richiamo all’unità della categoria, nella consapevolezza che nessuno si salva da solo.

Sia la componente del CDA di Casagit Tiziana Bolognani che il fiduciario Andrea Mason hanno illustrato le novità della cassa di assistenza sanitaria, enumerando i servizi e le possibilità per gli iscritti. Un accento è stato posto sulle iniziative V-In e sulla card Open.

In chiusura sono stati annunciati i riconoscimenti attribuiti ogni anno dall'Ordine dei giornalisti del Veneto, che verranno consegnati in una successiva cerimonia, cessato lo stato di emergenza per il Covid-19.

PREMIO ALLA CARRIERA ALLA MEMORIA DI LEOPOLDO PIETRAGNOLI

Alla presenza in collegamento del figlio Lazzaro, l’Ordine dei Giornalisti ha assegnato il premio alla carriera alla memoria di Leopoldo Pietragnoli. Giornalista professionista dal 1968, ha collaborato ancora da liceale con la Redazione di Venezia del quotidiano “L’Avvenire d’Italia”, e al settimanale diocesano “La Voce di San Marco”, sotto la guida del padre, Pio, giornalista pubblicista. Assunto al quotidiano “Il Gazzettino” nel 1966, vi ha lavorato fino al 1995 (quando è stato prepensionato) pressoché ininterrottamente nella Cronaca di Venezia, della quale è stato caposervizio dal 1984. Ma è stato anche inviato in vari Paesi esteri, soprattutto al seguito di delegazioni veneziane (negli Stati Uniti, in Francia, in Inghilterra, in Austria, in Estonia, in Israele, in Danimarca, in Norvegia, in Svezia), del Teatro a l’Avogaria (in Svizzera, in Germania, in Ungheria, in Cecoslovacchia, in Jugoslavia, a Malta, in Norvegia, in Svezia) e in una occasione al seguito di Papa Wojtyla (in Polonia); ed è stato inviato in molte località italiane, specialmente in occasione di visite del Papa. Dal 1995 al 2010 ha lavorato all’Ufficio Stampa del Comune di Venezia ed è stato addetto stampa del sindaco Massimo Cacciari dal 1995 al 2000 e dal 2005 al 2010 (dal 1996 al 2000 è stato anche addetto stampa della Commissione per la ricostruzione del Teatro La Fenice). Dal 1995 al 2016 è stato addetto stampa del Centro Maree di Venezia. É stato consigliere regionale e tesoriere dell’Ordine dei giornalisti del Veneto nel triennio 1974-1977, consigliere regionale nel triennio 2007-2010, consigliere regionale e tesoriere nel triennio 2010-2013, rieletto consigliere regionale nel 2013 è stato tesoriere fino al 2015 e quindi segretario; nel 2017 è stato rieletto consigliere regionale e confermato segretario fino al 2020. Ha sempre dimostrato un grande interesse verso le evoluzioni del nostro mestiere e, soprattutto, una grande attenzione per quanti nella categoria sono in una posizione più debole. 

PREMIO “CLAUDIA BASSO – UNDER 35”

La giuria ha deciso di assegnare il primo premio ex aequo a Giulia Armeni, per l’articolo «Trentenne, single, precaria: la mia odissea per ottenere un mutuo», pubblicato il 9 giugno 2021 sul blog “La spunta blu”; e a Elisa Brunelli, autrice dell’articolo “Se non hanno pane, che mangino brioche”, pubblicato sul giornale on-line salto.bz il 27 dicembre 2021. Le motivazioni verranno rese note durante la cerimonia di premiazione.

BORSA DI STUDIO “MASSIMILIANO GOATTIN”

La giuria ha deciso di dichiarare vincitrice Benedetta Leardini, professionista veneziana, per il progetto "Barena - Eventi a Venezia".

PREMIO “PINO AMADORI”

Premiato il praticante che nel corso del 2021 ha ottenuto il miglior voto nella prova d’esame di abilitazione professionale: si tratta della collega Luisa Venturin, di Feltre (BL).

 PERGAMENE PROFESSIONISTI (60 ANNI DI ISCRIZIONE)

Antonio Chiades                      

Vincenzo Maddaloni                 

Adalberto Minazzi                    

Sostene Schena                       

PERGAMENE PUBBLICISTI (60 ANNI DI ISCRIZIONE)

Aurelio Minazzi                        

Paolo Squarcina           

Silvio Zanus                             

MEDAGLIE ORO PROFESSIONISTI (50 ANNI DI ISCRIZIONE)

Enrico De Angelis

Fausto Paiar

Lorenzo Reggiani

MEDAGLIE ORO PUBBLICISTI (50 ANNI DI ISCRIZIONE)

Giovanni Bolzan

Fiorendo Dalla Cà

Giuseppe Dato

Valentino Giacomin

Giovanni Battista Mazzocato

Agostino Nardini

MEDAGLIE ARGENTO PROFESSIONISTI (40 ANNI DI ISCRIZIONE)

Stefano Del Re

Giuseppe Giulietti

Alberto Nuvolari

Vittorio Pierobon

Stefano Tenedini

MEDAGLIE ARGENTO PUBBLICISTI (40 ANNI DI ISCRIZIONE)

Giampietro Comarella

Marco De Alberti

Quote Albo 2024

Fino al 31 gennaio 2024
Professionisti e Pubblicisti 120 € [pensionati anzianità (dopo i 67 anni), vecchiaia o invalidità 60 €]
Praticanti e Giornalisti Stranieri 120 €
Iscritti Elenco Speciale 190 €
Autocertificazione Pensionati
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