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Incontro di fine anno con gli operatori dell’informazione a Palazzo Ferro Fini

Martedì 19 Dicembre 2023

«Il giornalismo è uno dei comparti che più di altri ha subito gli effetti dell’innovazione tecnologica e dall’avvento dei social: la situazione non solo italiana è in continua evoluzione. La nostra è una regione dove non mancano situazioni di forti tensioni occupazionali nel mondo del giornalismo e livelli crescenti di precariato con retribuzioni che non possono dirsi dignitose. Il vecchio contratto di lavoro, oggi vigente, non tiene conto di fattori oggi determinanti, come l’intelligenza artificiale, per citare un caso emblematico, o i social, con la marea montante di disinformazione che spesso li caratterizza. Abbiamo bisogno di un giornalismo di qualità, ma la qualità va pagata».

Con queste parole il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha aperto il tradizionale incontro di fine anno con gli operatori dell’informazione, svoltosi oggi a Palazzo Ferro-Fini, a Venezia, e che ha visto la presenza del Presidente dell’Ordine del Giornalisti del Veneto Giuliano Gargano e di Diego Neri, in rappresentanza del sindacato dei Giornalisti.

«Mentre l'Ordine nazionale preme perché il legislatore rinnovi le leggi che governano il mondo del giornalismo - ha ricordato il presidente Gargano - è nostro dovere sostenere la dignità, professionale ed economica, di chi fa questo mestiere. Solo per fotografare la situazione, è utile ricordare che il 90% dei partecipanti ai premi giornalistici, regionali e nazionali, sono free-lance. Nei prossimi mesi porteremo a compimento un protocollo d'intesa con Anci Veneto per il monitoraggio e la salvaguardia del lavoro giornalistico negli uffici stampa pubblici, che stanno diventando un'ancora di salvezza dal punto di vista occupazionale. Perché pagare articoli ai collaboratori dei giornali 3 euro non è dignitoso, così come non lo è svuotare le redazioni di professionalità. È necessaria una svolta che tenga conto delle nuove frontiere dell’informazione».

«La politica sostenga la battaglia dei precari di Athesis” è l'appello lanciato da Neri. Il sindacato ha sottolineato che senza compensi dignitosi non c’è libertà di informare e viene a mancare la garanzia del diritto-dovere dei giornalisti a favore della collettività. «La politica deve intervenire per dare soluzioni, di fronte a realtà editoriali sì in difficoltà, ma che continuano a distribuire utili. E invece a livello nazionale si dibatte di nuove norme sulla diffamazione, un reato che vede migliaia e migliaia di archiviazioni ogni anno. Il rischio sono nuovi bavagli alla libertà di informare».

 

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