Iscrizione Pubblicisti
Regolamento aggiornato all' 11 Aprile 2016
Attenzione alle collaborazioni che promettono l'iscrizione all'albo
Compensi poco chiari: gli atti saranno trasmessi alla Guardia di Finanza
A fronte di numerose richieste di iscrizione lacunose o per attività considerate non valide ai fini dell'iscrizione, nelle nuove istruzioni si è cercato di fare chiarezza sulle modalità di presentazione dei documenti e su alcuni requisiti indispensabili ai fini dell'iscrizione, ribadendo in particolare il rispetto delle norme di legge in vigore e di una ormai consolidata giurisprudenza ordinistica.
Si ricorda pertanto ai direttori responsabili che in base alla Legge professionale 69/1963 dovranno attestare l'attività e la retribuzione dell'aspirante pubblicista e che potranno essere chiamati in sede disciplinare a rispondere di eventuali violazioni di legge a loro direttamente addebitabili.
Si avvisano inoltre gli aspiranti pubblicisti che eventuali anomalie relative alla documentazione fiscale/contributiva prodotta a corredo della richiesta di iscrizione saranno segnalate alle competenti autorità per i necessari accertamenti.
È previsto un periodo transitorio per coloro che hanno già frequentato il corso per aspiranti pubblicisti nel 2012 e 2013 e si apprestano a presentare la domanda e per coloro che hanno ultimato o stanno ultimando il biennio di attività giornalistica continuativa e regolarmente retribuita, di cui all'art. 35 della Legge 69/1963, che frequenteranno il corso per aspiranti pubblicisti nel 2014.
In questi casi, i minimi di prestazione e retribuzione rimarranno invariati rispetto alle precedenti istruzioni. Per chiarimenti, contattare la segreteria.
ATTENZIONE ALLE PROPOSTE TRUFFA
Giungono da qualche mese al Consiglio nazionale numerose segnalazioni di offerte di collaborazioni retribuite o anche solo a titolo gratuito, con testate telematiche e/o cartacee, nonché di frequenza a corsi di formazione a pagamento con eventuale stage, che indicano la possibilità di iscrizione all'elenco Pubblicisti dell'Ordine dei giornalisti.
In alcuni casi, addirittura. si propone la partecipazione alle associazioni che promuovono la testata, con relativo pagamento di quote.
Spesso vengono fomite agli aspiranti collaboratori notizie evasive e poco puntuali sulla retribuzione; sul numero di articoli da redigere, sulla tipologia di contratto proposto (co.co.pro, cessione di diritti d'autore, ecc.) e sulla documentazione fiscale rilasciata dall'organizzatore.
L'Ordine dei giornalisti consiglia agli aspiranti pubblicisti la massima prudenza e invita a richiedere sempre ogni utile informazione, diffidando da atteggiamenti reticenti.
In caso di assenza di risposte chiare ed esaustive si invita a documentarsi preventivamente presso l'Ordine regionale territorialmente competente per eliminare ogni dubbio in ordine alla serietà dell'iniziativa editoriale.